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Mignogna pro Triv, il sindaco di Biccari dice no al 'patto per difendere il mare': "Continuate con le trivelle"

Il sindaco di Biccari spinge per l'approvvigionamento energetico, polemico con la Regione Puglia

“Continuate con le trivelle”. È questo il messaggio al Governo che il sindaco di Biccari, Gianfilippo Mignogna, consegna al vice ministro Galeazzo Bignami oggi a Foggia, tra i relatori del convegno ‘Dalla Capitanata al Mit andata e ritorno – Lo sviluppo della provincia di Foggia’. Ha ricevuto, come altri suoi colleghi, un invito da parte dell’assessore regionale all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio, a stipulare “un patto per difendere il nostro mare dalle attività estrattive delle trivelle”. Lunedì prossimo è in programma un incontro a Bari con gli amministratori delle comunità del Barese, del Foggiano, della Bat e della provincia di Taranto, dopo quello dedicato alle province di Lecce e Brindisi.

Secondo il sindaco di Biccari, notoriamente favorevole allo sviluppo delle energie rinnovabili, invece, il Governo deve tirare dritto in materia di approvvigionamento energetico. “Nei prossimi anni e decenni, la nostra qualità della vita, il nostro livello di benessere, la nostra sicurezza dipenderanno dal nostro grado di indipendenza energetica”, avverte. Gianfilippo Mignogna già quattro anni fa lamentava che i Monti Dauni fossero trivellati di Serie B, “scippati” da mezzo secolo nel disinteresse generale. È contrario, questo sì, allo sfruttamento del territorio e alla distrazione delle royalties. Ce l’ha con la Regione Puglia, che accetta le trivellazioni sulla terra ferma, nei piccoli comuni, mentre alza le barricate per le prospezioni in mare. “L’assessore regionale ci chiama a raccolta per difendere il mare dalle trivelle ma dimentica, non sa, o forse finge di non sapere che i Monti Dauni e tanti piccoli comuni della nostra regione sono trivellati da 60 anni, e io non capisco e non accetterò mai perché le trivelle in mare mobilitano gli assessori regionali, i referendum e l’opinione pubblica, e le trivelle nei nostri piccoli paesi vanno bene. È una cosa che non posso accettare e che dipende sempre dal fatto che c’è un’Italia che non viene raccontata, considerata e attenzionata”.

Il gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, qualche giorno fa, in una nota ha stigmatizzato le “battaglie ideologiche” dell’assessore Maraschio e di Emiliano: “Avevamo sperato che la stagione dei no fosse stata definitivamente archiviata”, scrivevano. A firmarla anche il consigliere regionale Giannicola De Leonardis, che solo fino a cinque anni fa promuoveva mobilitazioni contro le trivelle. Del resto, nel 2016, il partito di Giorgia Meloni sosteneva la campagna per votare sì al referendum e fermarle, ma oggi la crisi energetica ha suggerito una giravolta, prestando il fianco alle opposizioni che sfidano il governo su un terreno scivoloso.

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