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Lunedì, 29 Aprile 2024

Dalla provincia di Foggia Bersani suona la sveglia alla sinistra: "La destra si può battere, ma bisogna darsi una mossa"

Il presidente di Articolo Uno è arrivato a Manfredonia e Cerignola per spingere le candidature di Prencipe e Bonito, "assolutamente credibili sul piano della legalità"

La sinistra deve "darsi una mossa" e a suonare la sveglia è Pier Luigi Bersani, presidente nazionale di Articolo Uno, arrivato in provincia di Foggia per sostenere il candidato sindaco della 'Rete Civica, Democratica e Popolare' alle elezioni comunali del 7 novembre a Manfredonia, Gaetano Prencipe, e al ballottaggio di Cerignola il candidato sindaco Francesco Bonito.

A Palazzo Celestini, accompagnato dal segretario provinciale di Articolo Uno Gianluca Ruotolo, è stato accolto con un lungo applauso dal popolo dei Progressisti Dem, il contenitore che riunisce Pd, Rifondazione Comunista, Articolo Uno, Verdi e Pop-Officine Popolari. In prima fila c'era tutto lo stato maggiore del Pd di Capitanata: la segretaria provinciale Lia Azzarone, il vice presidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese, il deputato Michele Bordo e il consigliere regionale Paolo Campo.  

"Sono qui per incoraggiarvi", ha detto alla platea il leader del Movimento Democratico e Progressista. Quando dice sinistra, parla di sinistra larga, e a quella si rivolge. "La destra si può battere. La sinistra 'plurale' è potenzialmente competitiva e potenzialmente vincente solo se ci diamo una mossa. Da questa tornata verrà fuori la potenzialità ma non verrà fuori ancora l'offerta politica, l'elemento di novità". Per novità, restringendo il campo alla realtà locale, intende anche una lista come quella dei Progressisti Dem che "testimonia una generosità, un passo avanti".

Per lui si può ripartire solo con un pizzico di novità che si può ritrovare solo in "un percorso che richiami tutti quelli che si sentono di sinistra sulla base di un programma nuovo". E dove la sinistra si è "allargata" sono arrivati "buoni risultati".

Il suo tour passa per due comuni sciolti per mafia. Dal palco di Manfredonia il candidato sindaco non si esime dal riconoscere "con umiltà" che c'era anche una parte di quella sinistra ad amministrare la città, quando lo Stato si è sostituito alla politica. Il presidente Bersani prende in prestito le sue parole per 'assolverla' parzialmente: questa può rappresentare l'occasione per "ripartire con gente nuova e riscoprire cosa vuol dire l'unità larga del popolo democratico. Bisogna darsi con umiltà".

Dai fatti di Manfredonia e Cerignola bisogna prendere "lo stimolo a cambiare passo, a ricominciare, a metterci generosità, novità, pulizia". Spinge le candidature che definisce "assolutamente credibili sul piano della legalità, anche perché la legalità è il tema centrale ma c'è anche un tema sociale: siamo in zone in cui la parola lavoro suona forte e bisogna riprendere anche questo tema. Naturalmente, perché sia possibile, prima deve essere garantito il quadro di legalità".

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