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Lunedì, 29 Aprile 2024

'Patti chiari, amicizia lunga' di Bignami sulla coalizione: “Non costringiamo nessuno ad esserci"

Messaggio agli alleati del vice ministro e commissario di Fratelli d'Italia in provincia di Foggia in vista delle Comunali

“Noi non siamo disponibili a soluzioni che siano calibrate sull’hic et nunc. Noi vogliamo un piano strategico di almeno dieci anni, perché sennò non ci sediamo al tavolo con nessuno”.

Fratelli d’Italia invia un messaggio forte e chiaro agli alleati, o presunti tali, attraverso la viva voce di Galeazzo Bignami, che oltre ad essere vice ministro alle Infrastrutture è ancora commissario del partito di Giorgia Meloni in provincia di Foggia.

Da un incontro pubblico in Confindustria si rivolge a chiunque voglia accompagnarli nel percorso elettorale da qui al 22 ottobre.

“Noi non costringiamo nessuno a fare una coalizione che sia finalizzata ad avere una prospettiva di 10 anni, neanche di 5 – ha aggiunto l’onorevole Bignami ai microfoni di FoggiaToday - In passato, abbiamo dimostrato che laddove le traiettorie amministrative non ci convincevano, ci siamo saputi fare da parte anche, magari, creando delle situazioni che qualcuno non aveva capito. Poi, però, le ha capite. E quindi, patti chiari, amicizia lunga: ci siamo, ma non costringiamo nessuno ad esserci”.

La coalizione, insomma, non è poi così scontata. “Per noi esiste un’opzione peggiore della sconfitta – dice agli industriali, alle associazioni di categoria e ai sindacati presenti in sala – ed è vincere ma non riuscire a mantenere gli impegni assunti. Preferiamo perdere, piuttosto che ottenere una fiducia sapendo di non poter mantenere ciò per cui l’abbiamo ottenuta”.

Dalle sue parole, appare conclusa l’opera di ‘bonifica’ del partito. “Fratelli d’Italia ha fatto un percorso importante, perché ha allontanato chi non riteneva compatibile con il progetto politico - ha affermato il commissario provinciale del partito - Le responsabilità giudiziarie e penali non ci interessano, perché il confine del codice penale non coincide col confine di ciò che politicamente è giusto o non giusto venga fatto. Sono cose diverse. Noi abbiamo una linea di accettabilità delle condotte e dei comportamenti che è molto precedente rispetto a ciò che penalmente si può fare o no. Abbiamo allontanato chi non ritenevamo compatibile, senza esprimere giudizi di carattere penale. Abbiamo fatto anche scelte importanti rispetto ad esperienze amministrative che avremmo, forse, anche potuto tenere in piedi, ma che non erano più compatibili con la nostra prospettiva”.

Auspica, allo stesso modo, che l’azione di risanamento dell’ente sia andata a buon fine a Palazzo di Città. “Confidiamo che in questi due anni si sia fatto un lavoro intenso di pulizia interna, perché il commissariamento come istituto oggi colpisce molto il livello politico, poco il livello burocratico e, invece, bisogna incidere molto nel livello burocratico”, ha affermato l’onorevole Galeazzo Bignami.  
A livello nazionale, stanno lavorando, fa sapere, ad “una revisione dell’istituto finalizzato anche ad avere strumenti interdittivi utili a depurare il sistema amministrativo che, diversamente, rimane sostanzialmente immune”.

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