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Green Pass obbligatorio per entrare nelle tabaccherie. I titolari dovranno controllare i clienti: "Da soli come faremo?"

Dal 1° febbraio certificazione verde obbligatoria per entrare nelle tabaccherie. Il commento di Antonino Bianco, titolare della rivendita 1 di piazza Umberto Giordano a Foggia

Sconcerto e preoccupazione per i tabaccai d'Italia, che dal 1° febbraio si vedranno costretti a controllare il 'Green Pass' ai clienti. In attesa della pubblicazione del nuovo decreto del Consiglio dei Ministri, la bozza parla chiaro: le tabaccherie non rientrano tra le attività che offrono servizi essenziali. Ergo, per comprare le sigarette bisognerà avere la certificazione verde. Un duro colpo per i titolari sprovvisti di distributori automatici. 

“I più affezionati dei clienti sbufferanno ma attenderanno il loro turno. Le persone di passaggio no, e andranno altrove. Di certo, noi perderemo più tempo per assolvere ad un obbligo insensato, che per servire chi entra nelle nostre tabaccherie con la fiducia e l’apprezzamento di sempre”. Queste le parole del presidente nazionale della Federazione Italiana Tabaccai (Fit), Giovanni Risso, a commento della decisione del Governo di introdurre l’obbligo di controllo del Green Pass anche nelle tabaccherie, come riporta l'agenzia di stampa specializzata Agimeg. “Contestiamo la decisione del Governo e ribadiamo che no, non è possibile controllare la certificazione vaccinale a tutti i nostri clienti. Non è mancanza di volontà è una questione del tutto pratica. I tabaccai sono spesso soli in tabaccheria e, di certo, non possono allontanarsi dal bancone per controllare il green pass sulla soglia della tabaccheria. Non si può assumere qualcuno solo per questo, impensabile perdere minuti per un controllo a fronte di una vendita realizzata in pochi secondi. Ma ancor di più ci dispiace per i nostri clienti che saranno costretti a fare la fila e con i quali ci scusiamo anticipatamente per le lungaggini che dovranno sopportare. Ci sarebbe piaciuto poter fare diversamente e per questo contestiamo la decisione del Governo, con la consapevolezza che si tratta di un altro regalo al contrabbando. Questo sì, inammissibile. Non finisce qui, daremo battaglia”. 

E' dello stesso avviso Antonino Bianco, titolare della rivendita numero 1 di piazza Giordano: "Creerà molti disservizi per gli utenti e tanti problemi, nella maggior parte delle tabaccherie c'è una sola persona che lavora. Non capisco perché non siamo più considerati attività di beni essenziali. Per quanto il problema esista, nello specifico credo sia molto complicato per noi controllare il green pass"

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