rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024

29enne morto in carcere. Familiari in lacrime davanti all'obitorio: "Non ce lo fanno vedere"

La rabbia del fratello, le lacrime dei genitori, il dolore della compagna e madre della figlia di Paolo Harfachi davanti all'obitorio del Policlinico Riuniti di Foggia

Rabbia, sgomento e dolore da parte dei familiari di Osama Paolo Harfachi, il 29enne originario del Marocco ma residente a San Paolo di Civitate trovato senza vita in una cella del carcere di Foggia la mattina del 18 ottobre. Al fratello, ai genitori e alla compagna non è permesso di entrare in obitorio e di vedere la salma del ragazzo, evidentemente a disposizione dell'autorità giudiziaria: "Ci dicono che dobbiamo attendere l'autopsia e che la vicenda è al vaglio degli inquirenti".

La compagna e madre della figlia vuole sapere la verità: "Non si può nascondere così tanto questa situazione, nemmeno io che sono la mamma di sua figlia sono stata avvisata, se non del decesso. Non stiamo capendo nulla. Non è giusto. Ho saputo dai suoi familiari che ha chiesto soccorso ma non l'ha ricevuto". In lacrime la madre Arica: "Io non mi muovo di qua, sono morta da tre giorni. Io voglio vedere il suo viso". 

Zakaria sostiene che prima dell'arresto avvenuto il 13 ottobre per una rapina, il fratello stesse benissimo. Questa mattina a Foggiatoday si era espresso in questi termini: "Sentiva molti dolori. Il 14 un detenuto appena uscito mi ha scritto messaggi avvisandomi che mio fratello era stato arrestato ed era pieno di dolori". Avrebbe anche riferito di averlo visto "tutto spezzato". I genitori, per questo, temono che il figlio possa essere stato picchiato. 

L'avvocato dei familiari di Osama Paolo ha depositato questa mattina la denuncia.

Video popolari

29enne morto in carcere. Familiari in lacrime davanti all'obitorio: "Non ce lo fanno vedere"

FoggiaToday è in caricamento