Dal tramonto all'alba, Foggia invasa dal fumo: "La nuova fragranza che ti avvelena anche mentre dormi"
Erano le 5.40 di stamani, quando mi sono svegliato da un sonno irrequieto. Una sensazione acre e amara trasmessa alla bocca, al naso e alla gola. Ho iniziato a tossire senza capire il perché. Il bisogno di alzarsi e cambiare stanza, un riflesso incondizionato mi ha portato prima a bere in cucina, poi in bagno per sciacquare faccia e bocca.
Dopo alcuni minuti ho capito che non era un brutto sogno, ma quel fumo, per quanto non denso, era entrato subdolamente in casa mia da una finestra lasciata aperta a vasistas. È un mese ormai che dal tramonto, puntualmente la città di Foggia è invasa dal fumo che viene dalle campagne limitrofe. Stoppie e pvc, la nuova fragranza che ti avvelena anche mentre dormi. Qualcuno dirà di chiudere le finestre, ma non basta. Le diossine ci aspettano fuori quando andiamo a lavorare, contaminano gli animali e quello che producono.
Tutto finisce nel grande deposito che si chiama corpo umano. Ho segnalato l'accaduto all'Arpa Puglia, ma non ho visto ancora fatti concreti. Con un leggero mal di testa ed un "giramento" generalizzato, mi rimetto a letto con il lenzuolo in faccia per respirare e superare la nottata. Non facciamo come gli struzzi, non mettiamo la testa sotto terra. Faccio un appello ai cinque candidati alla carica di sindaco/a del Comune di Foggia: per il bene della Città, un fronte comune su questo tema è indispensabile. I cittadini sono stanchi di litigi e divisioni, operate uniti per il bene comune. Questa città non ha bisogno di un leader, ma di una squadra.