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Lunedì, 29 Aprile 2024

Documentario sulla mafia foggiana vince il 'Premio Morrione'

Un premio in memoria di un giornalista che ha basato gran parte della sua carriera a svolgere inchieste

È stata presentata, ieri sera, a Palazzo Dogana, la video inchiesta che ha vinto il premio Roberto Morrione, giornalista Rai, scomparso nel 2011, che ha fatto delle inchieste giornalistiche un grimaldello per scardinare le verità nascoste.

L'opera che ha vinto è stata 'Brucia la terra', un documentario che attraversa i vari strati della mafia foggiana, da quella spietata e violenta a quella dei "colletti bianchi" che h portato allo scioglimento dell'amministrazione comunale.

Il Premio Morrione vuole essere da sprono ai giovani giornalisti under 30 ai quali si insegna che è necessario scavare nei meandri della verità. Ma oggi più che mai, le inchieste giornalistiche sono diventate difficilissime da portare a termine. Come spiega Mara Fllippi Morrione, vedova del giornalista a cui è dedicato il contest: "L'Italia è il paese europeo che 'vanta' il più alto numero di omissis nei documenti ufficiali".

Questo fa capire quanta resistenza da parte della politica ci sia quando si vuole fare luce su alcuni aspetti poco chiari della realtà del Paese. Ha pagato lo scotto di questa censura anche Domenico Iannacone, autore e conduttore di diversi programmi televisivi di inchiesta. Una carriera tutta in salita finché, come lui stesso racconta, viene tagliato fuori. Evidentemente qualche inchiesta ha dato fastidio a qualcuno e, dall'oggi al domani, si è ritrovato fuori dalla televisione.

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