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Domenica, 28 Aprile 2024

Foggia senza acqua, le scuse di Aqp ai cittadini e il nodo degli stabili senza autoclavi

Acquedotto Pugliese stila un resoconto su quanto accaduto alla condotta idrica a Foggia, all'impegno profuso e a quanto ancora c'è da fare

“Siamo parte di una comunità ed il disagio vissuto è anche il nostro, lo sentiamo tale e per questo chiediamo scusa ai cittadini. Assieme, con le nostre capacità e la loro cooperazione, abbiamo affrontato e superato l’emergenza idrica creatasi con la rottura dell’adduttrice di Foggia: un evento improvviso ed imprevedibile causato dal danneggiamento, da parte di ignoti, di una condotta di grande rilevanza per l’erogazione idrica della città, che ha messo alla prova tutti”.

Lo ha detto la direttrice generale di Acquedotto Pugliese, Francesca Portincasa, durante l'audizione nella commissione Affari generali del Consiglio regionale pugliese. Aqp, quindi, si ritiene parte lesa nella vicenda: "Con ingegno, capacità tecniche, pronta reazione e una rete resiliente, Aqp ha garantito la tenuta del sistema idrico, tutelando al meglio la comunità dagli effetti di un danneggiamento improvvido, denunciato formalmente ai Carabinieri di Foggia e rilevato sul posto anche dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Foggia, coadiuvato dal Consulente Tecnico di Ufficio”.

Nonostante il calvario durato più di due settimane e nonostante centinaia di famiglie rimaste a secco siano state costrette all'approvvigionamento idrico tramite autobotti, Portincasa enfatizza l'intervento di Aqp: “Questo tipo di eventi critici, la loro gestione tecnica e – consentitemi – l’empatia con la comunità che si crea nello sforzo comune di superarli, è da insegnamento. Sul campo, in situazione di emergenza, abbiamo avuto la riprova di essere sulla giusta strada, con i tanti interventi che stiamo portando avanti finalizzati al risanamento delle reti ed a garantire flessibilità dell’alimentazione idrica, dalla distrettualizzazione delle reti al costante aumentare del grado di sicurezza del sistema di approvvigionamento”.

Nel corso dei lavori odierni della seconda Commissione, presieduta da Antonio Tutolo, circa l’emergenza idrica nella città di Foggia, la direttrice è passata alla narrazione dei fatti, spiegando che la rottura dell’adduttrice di Foggia è stato un evento improvviso ed imprevedibile, causato nella giornata di domenica 18 giugno scorso, a seguito del danneggiamento, da parte di ignoti, di una condotta di grande rilevanza per l'erogazione idrica della città, con un diametro nominale di 1800mm ed una portata di 600 litri al secondo, realizzata verso la fine degli anni '80 in calcestruzzo armato precompresso.

La perdita idrica di notevoli dimensioni ha fatto scattare subito l’allerta, con gli operatori di pronto intervento che hanno individuato subito l'esatta posizione della rottura, lungo i 6 km della condotta che percorre terreni agricoli tra il nuovo serbatoio di Foggia su via Troia e la zona del Centro Universitario Sportivo in prossimità di una traversa di via Tito Serra.

Dopo circa un'ora e mezza era stato individuato il punto della rottura che riportava un buco largo circa un metro e mezzo e con un'altezza di circa 50 cm. È’ iniziato da subito il lavoro degli oltre 60 tecnici di Acquedotto pugliese che hanno realizzato sei by-pass permanenti della rete per consentire il ritorno alla normalità ed evitare che la città ricadesse in una situazione simile.

Dai primi risconti è emersa chiaramente una responsabilità non imputabile ad Aqp che invece è parte lesa nella vicenda, ma le indagini sono in corso e Aqp è a disposizione della Procura della Repubblica. 

La direttrice di Aqp ha informato la Commissione degli ulteriori interventi che son in corso sull'abitato di Foggia, per oltre 10 milioni, finalizzati al risanamento delle reti ed a garantire flessibilità dell'alimentazione idrica dell'abitato. Ha aggiunto che sono stati previsti anche interventi di distrettualizzazione delle reti.

Da novembre 2022 si stanno realizzando lavori di sostituzione (con finanziamento React Eu) della seconda suburbana dal vecchio serbatoio di Foggia, per una lunghezza di circa 3 km, finalizzata ad aumentare il grado di sicurezza del sistema di approvvigionamento del capoluogo dauno.

Nel corso della relazione, tuttavia, è emersa l'importanza di dotarsi degli autoclave. La carenza diffusa degli impianti privati di accumulo e sollevamento posti al piano terra, avrebbe acuito i disagi dell'emergenza idrica ai piani alti degli edifici. La maggior parte delle grandi città pugliesi e la quasi totalità dei comuni, ne sono provvisti.

A tal proposito, è stato fatto riferimento alla normativa edilizia che ha progressivamente introdotto l'obbligo nella progettazione di edifici civili, citando lo Schema di Regolamento Edilizio Tipo (Allegato 6), che al Capo IV, in tema di approvvigionamento idrico, ha imposto l'obbligo di dotare tutti i fabbricati multipiano di autoclave per servire adeguatamente, anche nel periodo di maggior consumo, i piani alti dell'edificio.  Sul punto, il presidente AntonioTutolo ha precisato che le carenze, invece, sono da ritenersi quasi giustificabili in mancanza di disponibilità finanziarie per l’acquisto e di spazi fisici per la collocazione di tali strumenti. 

Da parte del management di Aqp è stato specificato che a breve partiranno i lavori per le opere di interconnessione del secondo lotto dell’Acquedotto del Locone per la condotta dalla vasca di Canosa al serbatoio di Foggia, che insieme a tanti altri progetti rientrano nel Piano strategico 2022-26 che prevede 2 miliardi di euro di investimenti, determinato anche dall’aggiunta di nuove e diverse forme di finanziamento pubblico come Pon React-EU e Pnrr, che porteranno al raggiungimento degli obiettivi del Piano puntando sul potenziamento della macchina degli investimenti, sulla digitalizzazione della rete e dei processi e sul rafforzamento delle competenze. 
 

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