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Lunedì, 29 Aprile 2024

Oltre 2000 profughi ucraini accolti nel Foggiano: “Grazie di cuore per l’aiuto”

Oggi cerimonia a Palazzo Dogana nel segno di San Michele Arcangelo

“La comunità ucraina era già abbastanza corposa in questo territorio con circa 1400 titolari di permesso di soggiorno, ai quali si sono aggiunti nel periodo della crisi altri 1700 ucraini”. Sono i numeri forniti oggi dal questore di Foggia, Ferdinando Rossi, in occasione della visita in città del console generale dell'Ucraina Maksym Kovalenko. L’Ufficio Immigrazione ha lavorato giorno e notte.

Ai dati ufficiali, vanno aggiunti i profughi che hanno raggiunto parenti e amici e non sono registrati. “Il sistema di accoglienza è stato organizzato molto bene”, parola del console Maksym Kovalenko. “Il 99% dei nostri profughi vuole ritornare in Ucraina”. È lui a farsi portavoce della gratitudine del popolo ucraino in una cerimonia a Palazzo Dogana, promossa dall’associazione Ucm Italy (Unione Cuochi del Mediterraneo) presieduta da Paolo Brescia, che il 24 febbraio era a Vinnycja per i corsi dell’associazione quando sono esplose le prime bombe.

Ha partecipato all’evento anche il prefetto Maurizio Valiante, che ha parlato di una “bellissima gara di solidarietà”: “È stato fatto un importante lavoro di squadra, anche per favorire l’inclusione sociale e scolastica”. Ha ricordato come soprattutto per i minori non accompagnati siano state attivate misure atte a garantire la piena assistenza. A fare gli onori di casa, il vice presidente della Provincia di Foggia Giuseppe Mangiacotti. C’erano anche la sindaca Lucilla Parisi di Roseto Valfortore, borgo che ha recentemente attivato uno scambio culturale e un gemellaggio con Petrykivka, e il sindaco Franco Tavaglione di Peschici, che ha accolto circa 500 ucraini che, peraltro, come osserva il primo cittadino, hanno contribuito a risolvere quello che altrove è stato un problema, perché in molti hanno scelto di lavorare nel settore turistico.

Si rinsalda il legame tra i due popoli, che viene da lontano. Uno scambio di doni tra le autorità lo ha suggellato. “Grazie di cuore”, ripete il console Maksym Kovalenko a nome dei suoi connazionali. È stata una cerimonia nel segno di San Michele Arcangelo, patrono di Kiev, nello stemma della Provincia di Foggia, e protettore della Polizia di Stato: “Mettiamoci tutti quanti – ha detto il questore concludendo il suo intervento – nelle sue mani”.

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