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Martedì, 30 Aprile 2024

Un presepe meccanizzato fatto con materiali di scarto: la magia del Natale nell'opera di Nino Parrella

Nino, da sempre, ha la passione per il presepe. Tramandata dal padre, continua a portare avanti una tradizione che rischia di perdersi

Onofrio "Nino" Parrella da piccolo ha appreso l'arte del presepe da suo padre Carlo, conosciuto a Carapelle per i suoi presepi lunghi fino a 20 metri. Oggi Nino, con passione, porta avanti questa tradizione di famiglia, costruendo quasi da zero casette, pupazzi e meccanismi per il movimento, tutto partendo da materiale di scarto.

Ed è proprio il movimento l'orgoglio di Nino: i personaggi di questo presepe che ricorda più un paesino della Capitanata, compiono dei movimenti che vengono eseguiti da motorini presi qua e là e riadattati. Come il fabbro che batte 3 volte il ferro sull'incudine e si gira verso sinistra, o la donna che, con la scopa, cerca di scacciare il topo. Sono decine i personaggi che popolano il presepe che, poco prima di Natale, dal 22 dicembre esattamente, sarà pronto per essere mostrato ai carapellesi.

La passione di Nino, purtroppo, resta confinata in un locale concesso in prestito da un amico. Lui stesso lamenta la mancanza di aiuti da parte dell'amministrazione comunale. Quella che porrebbe essere una attrazione turistica rimane rilegata all'interno di un garage. 

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