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Silvia Mezzanotte riparte da Foggia. Il post-Covid dell'ex Matia Bazar: "Per molto tempo dovremo abituarci ai concerti ristretti"

Nel vortice del lockdown annaspano anche i grandi artisti, pronti a esibirsi per il proprio pubblico. Ai microfoni di FoggiaToday, Silvia Mezzanotte ci racconta come è stata per lei questa esperienza

Silvia Mezzanotte diventa famosa al grande pubblico quando entra a far parte dei Matia Bazar, con i quali vince Sanremo 2002 con il brano 'Messaggio d'amore'. Ha alternato la sua presenza all'interno del gruppo, dal 1999 al 2016, periodo durante il quale divideva la sua carriera tra solista e quella di voce del gruppo. Due album da solista e quattro con il gruppo genovese. L'ultima sua esibizione dal vivo è stata proprio a Foggia, all'interno del Teatro Umberto Giordano, a gennaio di quest'anno per poi riprendere, subito dopo il lockdown e sempre a Foggia, ieri sera, durante il Concorso Nazionale Umberto Giordano.

"Per me come per tutti, durante il lockdown, mi sono sentita come carcerata. Ma se oggi possiamo riprendere la vita di sempre è anche grazie agli sforzi che abbiamo fatto in quel periodo, vuol dire che siamo stati bravi", spiega l'artista bolognese, riguardo al periodo di stop. Ma per lei, stare sul palco, esibirsi per il pubblico è quanto di più bello possa chiedere. La sua personalità, racconta Mezzanotte, "si divide tra la vita quotidiana, in cui è una persona e la vita sul palcoscenico in cui esce fuori la sua parte di egocentrismo", tanto da non riconoscersi quando rivede i propri spettacoli. Pur definendolo ottimista, Silvia Mezzanotte non vede a breve termine una riapertura alla normalità; "ci si dovrà abituare a concerti ristretti e a dimenticare per un po' le grandi platee". 

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