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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Fondi per il censimento degli impianti pubblicitari “inutili”: “Esiste già come la bozza di regolamento”

Critiche dal capogruppo di Fratelli d'Italia, Claudio Amorese, che rimarca l'assenza di un atto di indirizzo politico

La caccia all’errore della minoranza a Palazzo di Città continua e il capogruppo di Fratelli d’Italia, Claudio Amorese, lo scova nella determina che, oltre al ripristino degli impianti pubblicitari pericolanti, prevede un censimento dei tabelloni esistenti.

Il consigliere comunale meloniano definisce “preoccupante” la notizia dell’impegno di spesa di 320mila euro per gli interventi, “non tanto per la volontà della dirigente del Settore Attività Economiche ing. Zuccarino di voler sostituire gli impianti ammalorati garantendo sicurezza e decoro, obblighi di legge che rappresentano la normalità e il dovere di un dirigente, bensì per la volontà di censire e revisionare la materia regolatoria dell’impiantistica pubblicitaria senza aver ricevuto un indirizzo politico attraverso atto di Giunta o di Consiglio comunale che ne giustifichi l’avvio del procedimento”.

L’assessore alle Attività Produttive, nelle ultime ore, ricalcando quanto riportato nella determina a firma della dirigente, aveva annunciato gli interventi. Ma, al momento, non è stata pubblicata alcuna delibera.

“Un corto-circuito istituzionale che, intanto, evidenzia la debolezza dell’attuale Giunta comunale e la scarsa conoscenza della macchina amministrativa alla quale l’assessore al ramo, dopo più di 10 giorni, prova a mettere una pezza pubblicamente in quanto venuto a conoscenza della determina dirigenziale evidentemente da notizie di stampa locale, ma peggio ancora facendo proprio il provvedimento”, commenta Amorese che per quell’assessorato è passato.

Evidenzia come non si specifichi nell’atto da dove origini in termini di indagini economiche né valori unitari la somma quantificata in 320mila euro, né si giustifichi “il quantum da destinare alla messa in sicurezza, al censimento e alla revisione del Regolamento, ma soprattutto non conoscendo o non volendo conoscere che il censimento degli impianti pubblicitari e la bozza di regolamento è già stato fatto”.

Come citato in premessa nella determina dell’ingegnere Concetta Zuccarino, la delibera di Giunta comunale n. 61 del 26 maggio 2017 “ha approvato le linee guida per l’aggiornamento del piano degli impianti pubblicitari ed ha generato tre fasi di lavoro, le quali hanno portato alla redazione di un piano degli impianti pubblicitari già pronto, ma che giace presso gli uffici delle Attività Economiche, allora Area Tecnica, guidata dall’ing. Affatato – spiega il consigliere comunale di opposizione - In particolare, tutto il lavoro di monitoraggio e inserimento dati è presente nella piattaforma ‘Pubbligeo’, un programma gestionale acquistato dal Comune di Foggia e aggiornato addirittura al 2022, attraverso il quale non solo sono censiti tutti gli impianti pubblicitari pubblici, ma anche quelli privati. Questa piattaforma – prosegue - è frutto di un lungo e lodevole lavoro degli uffici e dei dipendenti del Servizio Attività Economiche che ha consentito addirittura la geolocalizzazione dei singoli impianti pubblicitari pubblici e privati ai quali corrisponde ed è agganciata, almeno per gli impianti privati, persino la singola autorizzazione amministrativa”.

Giudica, dunque, “giustissima ma dovuta” la determina nella sola parte relativa alla messa in sicurezza degli impianti pericolanti e ammalorati. Per il resto, invece, “comporta una grave diseconomia per l’ente comunale, con impegni di spesa inutili che possono essere utilizzati per altri temi più urgenti della nostra città”.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia presenterà una interpellanza sul tema “È possibile che la dirigente non conosca questo lavoro? È possibile che nessuno dei dipendenti per i quali sono state investite somme in formazione abbia rappresentato la circostanza?”, si domanda. Bolla come “leggere” le recenti dichiarazioni dell’assessore al ramo, “non tanto per la volontà di sicurezza e decoro care a noi tutti, bensì perché, evidentemente, non al corrente di questi elementi. Parla di benefici per le casse comunali, non sapendo che molti impianti comunali pubblici sono spesso inutilizzati e, soprattutto, non si preoccupa degli impianti privati il cui iter autorizzativo viene gestito da una sola dipendente, procurando ritardi nel procedimento amministrativo tali da generare regolarmente ricorsi al Tar, a cui il Comune spesso è soccombente, e da non consentire alle società di capitalizzare gli investimenti e di conseguenza non essere in grado di pagare le tasse al Comune di Foggia, con problemi di esigibilità e riscossione delle imposte accertate. Un ufficio che deve essere potenziato e non abbandonato, altrimenti neppure il miglior regolamento consentirà di produrre benefici. Aggiornare definitivamente la regolamentazione di settore ci trova assolutamente concordi e disponibili al confronto ma, premesso che il lavoro è praticamente già pronto senza ulteriori oneri per l’ente comunale, bisogna essere consapevoli che il settore degli impianti pubblicitari rappresenta un indotto importante sia per le entrate comunali sia per le società private e, quindi, deve essere affrontato con cognizione di causa – conclude Amore - confrontandosi con gli operatori di settore”.

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