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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

Arresti in Comune a Foggia, coro unanime delle opposizioni: "Si sciolga il Consiglio comunale e si torni al voto"

Arrestati Leonardo Iaccarino (in carcere), Antonio Capotosto (domiciliari). Obbligo di firma per un imprenditore. Il commento di Rosa Barone e dei consiglieri comunali del Partito Democratico, di Gianni De Rosa per Italia in Comune, Pippo Cavaliere, Antonio De Sabato, del senatore Marco Pellegrini e dell'europarlamentare Mario Furore

"A questo punto si torni al voto". Così l'assessore regionale al Welfare Rosa Barone a poche ore dall'ennesimo terremoto che scuote la politica del capoluogo dauno: gli arresti dei consiglieri comunali Leonardo Iaccarino - il vigile del fuoco che fino al 31 gennaio ha ricoperto la seconda carica più importante dell'amministrazione Landella - e di Antonio Capotosto, espressione del gruppo consiliare 'Insieme per Foggia'. 

"Ovviamente la magistratura farà il suo lavoro, ma gli arresti di questa mattina, dei due consiglieri comunali Iaccarino e Capotosto, oltre ad un imprenditore (obbligo di firma), sono un bel segnale per chi vorrebbe un modo diverso di intendere le istituzioni" il commento della esponente in Regione del M5S. 

Dopo i fatti di Capodanno, gli arresti del 10 febbraio, le intercettazioni sulla videosorveglianza e l'insediamento della commissione d'accesso agli atti chiamata a verificare se vi siano o meno infiltrazioni o condizionamenti della mafia a palazzo di Città, con gli arresti di oggi il gruppo consiliare del Pd ribadisce la richiesta di scioglimento anticipato del Consiglio, "unica uscita minimamente dignitosa che abbiamo per porre fine ad una consiliatura mai così drammaticamente funestata dalle inchieste della magistratura e totalmente screditata agli occhi dei cittadini".

Dichiarano il capogruppo del PD Pasquale Dell'Aquila e i consiglieri comunali Lia Azzarone, Francesco De Vito, Michele Norillo e Annarita Palmieri: "Senza entrare nel merito degli esiti dell'ultima indagine, rispettando il lavoro della magistratura e tenendo fermo il principio dell'innocenza fino a prova del contrario, non possiamo tacere di fronte allo scoperchiamento dell'ennesimo vaso di pandora, alla scoperta dell'ennesima relazione ambigua tra imprenditori e consiglieri comunali. Palazzo di Città sembra essere diventato un mercato in cui si vendono e si comprano, anche con spudoratezza, appalti e servizi d'interesse generale per soddisfare interessi privati anche di chi è stato eletto per governare la città e non per arricchirsi. Lo diciamo da tempo che bisogna dimettersi e chiudere questa consiliatura dannata. Chissà che le anime belle del centrodestra ora abbiano voglia e forza di ascoltarci"

Non si è fatta attendere il commento del coordinatore cittadino di Italia in Comune, Gianni De Rosa: "Le vicende giudiziarie che hanno coinvolto quest'oggi due consiglieri comunali, sono l'ennesimo esempio di quanto ormai il Comune di Foggia sia alla deriva. È ormai tempo che i consiglieri comunali si dimettano per il rispetto dovuto alla Città, ponendo fine ad una esperienza amministrativa imbarazzante. Foggia è ormai costantemente mortificata da un disordine politico lontano anni luce dai più elementari principi del bene comune. Non sono rimedi i maldestri tentativi del Sindaco Landella di fare distinguo con la nomina di una Giunta di nomi lontani dalla politica. Sono più che sufficienti ormai sette anni di fallimenti e rimestamenti che hanno visto cambi continui di giunte per mantenere in piedi una maggioranza non legata da alcuna visione di futuro della Città. Adesso basta, il Consiglio comunale abbia un sussulto di dignità ed eviti la mortificazione di un possibile scioglimento".

Sulla stessa lunghezza d'onda Pippo Cavaliere: "Il Consiglio Comunale di Foggia è ormai definitivamente delegittimato, ha perso ogni forma di credibilità. Gli arresti a raffica, le indagini in corso, le gravi indiscrezioni trapelate sui comportamenti di taluni consiglieri comunali, dovrebbero ormai convincere anche i più reticenti a prendere atto della necessità ormai ineludibile che si pervenga allo scioglimento del consiglio comunale. A costoro chiedo come si fa a chiedere ai cittadini, in questo momento di grande difficoltà, di tenere duro, di seguire la retta via, di denunciare e combattere la quarta mafia se poi dalla massima istituzione cittadina vengono certi esempi? Lo scioglimento è certamente un passo doloroso, ma inevitabile per il supremo interesse della collettività".

Anche l'europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Mario Furore, si è espresso sugli arresti di oggi: "Il degrado morale della città è ai massimi storici. Altri pezzi della maggioranza foggiana di palazzo di città sono coinvolti in arresti e inchieste. Questa maggioranza deve andare a casa. Su Iaccarino era stata avviata mesi fa anche una catena social per non farlo dimettere da Presidente del Consiglio Comunale, oggi è bene che queste persone si interroghino sul loro beniamino provando pudore, senza considerare che alle ultime due comunali foggiane se lo sono conteso tanto le coalizioni di centro-destra che di centro-sinistra. La magistratura farà il suo corso, ma la buona politica dovrebbe intervenire prima, isolando questi modelli.”

"La vicenda dell’arresto di due consiglieri comunali di Foggia mi preoccupa fortemente e mi rattrista. In attesa che l'iter giudiziario faccia il proprio corso, non posso - in ogni caso - evitare di constatare quanto stia cadendo in basso il livello di talune classi politiche del territorio. Laddove le ipotesi investigative venissero confermate, sarebbe l’ennesima pagina nera per Foggia che poteva e doveva essere evitata. Se ancora oggi i cittadini si ritrovano ad assistere a fatti così gravi, che addirittura riguardano l’operato di alcuni dei loro rappresentanti istituzionali, vuol dire che c’è più di qualcosa che non funziona. Un rappresentante politico dovrebbe avere come corollari di base i valori dell’onestà, dell’etica e del rispetto della cosa pubblica. Eppure ci ritroviamo ad assistere a notizie che ci gettano nello sconforto. Foggia e i foggiani non meritano tutto questo. Questa vicenda è l'ennesima che riguarda il Consiglio Comunale e testimonia, ancora una volta, l'incapacità totale di questa  amministrazione comunale. L'auspicio è che questa esperienza amministrativa possa terminare al più presto per il bene dei nostri concittadini.” A dichiararlo è il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Pellegrini, coordinatore del comitato sulle mafie pugliesi in seno alla commissione parlamentare Antimafia.

Questo il commento di Antonio De Sabato, consigliere comunale di Senso Civico: Non sorprendono gli arresti odierni e per quanto dolorosi per la città questi eventi mostrano, qualora ve ne fosse ancora bisogno, una chiara emergenza all’interno della macchina amministrativa. Non è più questione di “Migliori o Esperti” , non possiamo pensare che basti qualche aggiustamento. Lo dico in maniera anche troppo diretta perché penso che sia importante cogliere questo momento per cambiare rotta. Il motore che fa funzionare la nostra città si è rotto definitivamente. Il tema non è solo aggiustarlo, rimettere insieme i pezzi. Il tema è sostituirlo, costruirne uno nuovo. Occorre una dimostrazione di coraggio da parte dei consiglieri di maggioranza e prendere atto della realtà, perseverare in un atteggiamento oltranzista non ha più alcun senso per il bene della città. E’ un invito che sento di rivolgere in maniera sincera scevra da ogni invettiva o fanatismo. Chi dice di amare la città a parole ora è chiamato a dimostrarlo con i fatti dimettendosi. Non ci sono più alternative o vie di fuga. Mò basta"

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