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Lunedì, 29 Aprile 2024
Eventi San Marco in Lamis

L'altra pelle di Cfncff, sammarchesi e organizzatori fanno all-in dopo il buio della pandemia: "Sogniamo in grande"

Il 10 a Rignano Garganico. Il 13 e 14 agosto a San Marco in Lamis. L’ospite di punta sarà Dargen D’Amico. Mariano Guida: "In dieci giorni abbiamo già raggiunto l’obiettivo (5mila euro) con quasi 200 donazioni"

“Non tutti hanno fatto se non il possibile, almeno il minimo, ci sembra. Per carità niente è dovuto. Noi non siamo nessuno e non ci si deve dare più importanza delle mosche che passano per il naso. Lo abbiamo fatto per amore, con la stessa devozione con cui si accudisce una madre. Avremmo voluto, semplicemente, che gli altri fratelli con cui condividevamo un cammino comune ci avessero dato solo un piccolo abbraccio”. Così il 26 settembre del 2019 gli organizzatori di ‘Cchiu fa notte cchiu fa forte’ calavano il sipario su uno degli eventi più importanti dell’estate sammarchese e garganica. Sin dal 2008, quando Pro Loco Serrilli, Associazione BorgoMagna e Arci Pablo Neruda decisero, in piena moda Notte bianca, di realizzare un grande appuntamento musicale nel comune dei due conventi.

Una rassegna che in poco più di un decennio è stata capace di portare a San Marco in Lamis artisti del calibro di Iron Mais, Piotta, Après La Classe, Cisco dei Modena City Ramblers, The Zen Circus, Nobraino e Tonino Carotone.

Stanchezza, delusione per lo scarso supporto di una parte della politica e della stessa comunità, oltre a una progressiva perdita di stimoli animarono la scelta di fermarsi: “Alla fine di quella manifestazione confluirono alcune negatività, ma crebbe anche la consapevolezza che quella manifestazione, così come era stata ideata, fosse ormai esaurita. Facemmo fatica a portare a casa quella edizione”, racconta a FoggiaToday Mariano Guida, uno degli organizzatori del Festival.

La successiva emergenza Covid ha stanato sul nascere ogni eventuale dietrofront: “Dopo il lockdown ci fecero riaprire con delle limitazioni difficili da sostenere, per cui fummo costretti a cancellare alcuni concerti”. I due anni di stop, però, sono serviti a fare una profonda riflessione: “Sentivamo il bisogno di ripartire, dopo il biennio tremendo della pandemia”.

Ma soprattutto, c’era la necessità di ripartire in ricordo di tre amici che non ci sono più. Nel novembre del 2020 il Covid si portò via Domenico Papagno, uno degli organizzatori di Cfncff, pochi mesi dopo il tragico incidente col parapendio nel quale perse la vita Angelo Gualano. Nel luglio del 2021 per un brutto male se ne andò anche il presidente dell’Arci Neruda Leonardo Cristino: “A marzo ci siamo seduti a un tavolo e ci siamo guardati in faccia. Siamo partiti dall’idea di organizzare qualcosa per ricordare il presidente a un anno dalla sua scomparsa e siamo giunti alla conclusione di ripartire con il Cfncff, ma con una diversa formula, che prevede diversi eventi distribuiti in due mesi. Siamo partiti già lo scorso 14 giugno, finiremo con le due giornate di festival in programma il 13 e 14 agosto. Ci proviamo, vediamo come risponderà l’ambiente. Ci ha spinti la voglia di ricominciare a utilizzare questo marchio che è una nostra creazione, per noi è come un figlio”, spiega Guida. 

Così è nata la nuova edizione di ‘Cchiu fa notte cchiu fa forte’, ricca di novità, a cominciare dal format (dilatato nel tempo) passando per il luogo, che non sarà più il centro cittadino, ma l’area mercatale: “Lì potremo vigilare meglio e impostare le nostre regole, in collaborazione con la Prefettura e l'amministrazione comunale”.

Una edizione che prevede uno sforzo economico quasi raddoppiato rispetto agli anni precedenti. Resterà un evento organizzato dal basso: i contributi arriveranno attraverso le sponsorizzazioni e altre iniziative. Il tutto per preservare la gratuità dell'evento: “Ci daranno un mano le erogazioni private, con 3-4 main sponsor, più altri amici che ci sostengono da tempo”. Non mancherà neppure quest’anno la vendita delle magliette: “Per noi è fondamentale, è un simbolo del festival e della cittadinanza. È un segno di appartenenza. Chi la compra la porta in giro”.

Una delle novità più curiose, è il crowdfunding sulla piattaforma Ginger che mette in palio il lancio di una torta in faccia agli organizzatori. Il ricavato coprirà ulteriori attività legate al festival: “In dieci giorni abbiamo già raggiunto l’obiettivo (5mila euro) con quasi 200 donazioni. Abbiamo impostato la raccolta fondi in maniera scherzosa, come è nostra abitudine, non ci aspettavamo di raggiungere così presto il risultato prefissato. È stata una iniziativa nuova che replicheremo sicuramente. C’è stata una buona risposta, significa che la gente ci vuole bene”.

L’ospite di punta, come già annunciato diverse settimane fa, sarà Dargen D’Amico, una delle sorprese dell’ultimo festival di Sanremo. Protagonista, nella due giorni, anche i Sick Tamburo: “Ogni anno cerchiamo di regalarci un concerto di un gruppo che piace a noi”. E ci sarà spazio anche per le giovani realtà, come gli Espana Circo Este e i Diplomatico & Collettivo di Ninco Nanco: “A latere, ci saranno tante iniziative come le passeggiate nella natura e nel centro storico, le biciclettate, vari laboratori per grandi e piccini, presentazioni di libri e persino una partita di calcio amichevole con il Nardò”.

Nel ricco programma è prevista anche una sortita fuori San Marco: “Il 10 agosto saremo a Rignano Garganico con il concerto dei Matrioska. È la prima volta che usciamo fuori dalle mura. L’amministrazione di Rignano ci ha chiesto di collaborare, lo abbiamo fatto con piacere”.

E chissà che l’evento del 10 agosto non sia l’inizio di un nuovo percorso che porti il festival a diventare un elemento caratterizzante non solo di San Marco, ma dell’intero Gargano: “È un modo per far crescere ulteriormente la manifestazione. Quest’anno partiamo da Rignano, l’anno prossimo ci muoveremo in anticipo per provare a portare il nostro entusiasmo anche negli altri comuni limitrofi”.

Un entusiasmo più forte di tutte le difficoltà che, seppur per poco, avevano scoraggiato gli organizzatori: “Siamo abituati a non chiedere nulla. Certo, ricevere un sostegno anche umano ci farebbe piacere. Qualche cambiamento in positivo, in tal senso, lo stiamo notando. Faremo un bilancio alla fine della rassegna”.

Dal bilancio finale dipenderanno anche i progetti futuri: “Stiamo pensando di fissare un nuovo obiettivo con la raccolta fondi. Se lo raggiungeremo, realizzeremo una Winter Edition di ‘Cchiu fa notte Cchiu fa forte’. In ogni caso, continueremo a organizzare concerti ed eventi culturali 365 giorni all'anno, come abbiamo sempre fatto. Non ci fermiamo”.

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