Si pente anche l'altro Francavilla, fratello di Ciro ed esponente dell'omonimo clan della Società

Anche Giuseppe Francavilla, 46enne fratello di Ciro (fresco pentito di mafia) e cugino dei boss Emiliano e Antonello, ha deciso di collaborare con la giustizia esprimendo la volontà di collaborare con il pool di magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Bari che segue le indagini sulla Quarta Mafia.

Nel luglio 2015, lui e il fratello Ciro furono condannati a oltre 6 anni di carcere nel processo che vedeva gli imputati colpevoli di aver chiesto 50mila al titolare di un bar di nuova apertura a Foggia, da pagare in tre tranche, sotto la minaccia di ritorsioni qualora non avesse acconsentito alla richiesta: "50mila euro o ci prendiamo il bar". 

Il gestore dell’attività – appena 35enne - non si era lasciato intimidire e aveva raccontato tutto alla polizia. Le indagini, il 9 luglio 2014, avevano portato all’arresto dei fratelli Francavilla e di altre due persone. 

Si tratta del tredicesimo pentito della mafia foggiana; l’ultimo, in ordine di tempo, fu Patrizio Villani, anche lui vicino al clan Sinesi-Francavilla, di cui era il 'Santista', condannato a 30 anni di reclusione per l'omicidio di Roberto Tizzano (leggi qui).

Pino Francavilla, classe 1978, fu uno dei trenta arrestati - insieme a suo fratello - nell'ambito dell'operazione 'Decima Azione' - che portò alla luce il sistema delle estorsioni realizzate a tappeto in città: dalle agenzie funebri ai gestori di slot machine, passando per gli esercizi commerciali e gli imprenditori edili (i dettagli).

Secondo gli inquirenti Giuseppe Francavilla era colui che gestiva i proventi della cassa dell'attività estorsiva, e li distribuiva tra i clan e i suoi affiliati. Per questo è stato condannato a 12 anni di carcere, mentre il fratello Ciro a quasi dieci anni di reclusione.