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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Assolta compagna del 'buttafuori' accusato di tentato omicidio: non ha nascosto pistola e armi riconducibili a Di Fiore

La donna, incensurata, era stata condannato in primo grado alla pena di tre anni di reclusione. L'avvocato Michele Sodrio: "Con le motivazioni della Corte, che saranno depositato tra 90 giorni, valuteremo anche un’azione risarcitoria per ingiusta detenzione”

La Corte d’Appello di Bari ha assolto con formula piena, "per non avere commesso il fatto", la foggiana Raffella Dell’Anno.

La donna era stata arrestata nel febbraio del 2019, subendo 2 mesi di carcere e altri 4 di arresti domiciliari, con l'accusa di aver nascosto pistole e altre armi riconducibili al compagno Aleandro Di Fiore, addetto alla sicurezza di una discoteca cittadina e accusato di un tentato omicidio avvenuto all'esterno del locale.

Difesa dall'avvocato Michele Sodrio, Dell'Anno era stata condannata in primo grado, dal Tribunale di Foggia, alla pena di 3 anni di reclusione, senza alcun beneficio, benchè la stessa (incensurata) si sia sempre dichiarata innocente e abbia sempre sostenuto di non sapere nulla circa l'arsenale del 'buttafuori' Di Fiore. 

In particolare, la donna veniva accusata di complicità nella detenzione di un vero e proprio arsenale sequestrato al fidanzato che comprende la custodia di armi e munizioni anche da guerra: pistole semiautomatiche di diverso calibro, revolver calibro 38 e calibro 44, silenziatori, munizioni di ogni genere e anche una penna-pistola calibro 22.

"Sono  soddisfatto per la mia cliente, che alla fine ha avuto giustizia, anche se dopo lunghi anni di sofferenza e la terribile esperienza del carcere", spiega l'avvocato Sodrio. "Con le motivazioni della Corte, che saranno depositato tra 90 giorni, valuteremo anche un’azione risarcitoria per ingiusta detenzione”.

I FATTI | L'attività di indagine è scaturita dal tentato omicidio verificatosi il 21 ottobre 2018 quando Di Fiore, addetto alla sicurezza della discoteca 'Domus', con un'arma da fuoco avrebbe esploso alcuni colpi di pistola cal. 7.65 all'indirizzo di un 20enne di Lucera, ferito alla testa. 

Il giorno successivo venne arresto di Renato Console, classe 1990, amico di Di Fiore trovato in possesso di un numero rilevante di armi. Le successive attività di indagine hanno però consentito di ricondurre la disponibilità dell'arsenale al buttafuori, nonché di contestare la detenzione di armi anche a carico di Raffella Dell'Anno, Raffaele Di Fiore e di Vito Perdonò, quest'ultimo arrestato in flagranza di reato in quanto trovato in possesso di altra arma clandestina cal. 7,65, munita di caricatore, con relative 6 cartucce del medesimo calibro.

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