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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Rodi Garganico

D'Anelli, "l'ennesima sciocchezza" e la difesa ai suoi datori di lavoro di Ferrovie del Gargano

Le precisazioni di Carmine D'Anelli, sindaco di Rodi Garganico e funzionario di Ferrovie del Gargano, sui fatti avvenuti presso la stazione dopo il concerto dei The Kolors la notte tra il 20 e il 21 agosto

Pur confermando in più passaggi della sua diretta Facebook (rimandata di un giorno), la ricostruzione contenuta nell'articolo di ieri sul post concerto dei The Kolors, vale a dire delle lamentele denunciate sui social da chi al termine dell'evento è salito a bordo di treni e autobus di Ferrovie del Gargano per rientrare a casa - quindi della confusione e dei ritardi - il sindaco di Rodi Garganico Carmine D'Anelli non ha perso l'abitudine di tentare di sminuire il lavoro di chi ogni giorno, tra mille insidie, tenta di raccontare quel che accade nel vasto territorio della Capitanata, peraltro in un periodo di 'restrizioni', ferie e svaghi. 

Eppure è il primo cittadino stesso a confermare la vicenda, quando racconta delle telefonate fatte dal nuovo comandante dei vigili urbani e dal maresciallo della locale stazione dei carabinieri poco dopo le 2 di notte: "Mi hanno detto che erano preoccupati perché c'era troppa, troppa gente che doveva rientrare", molti dei quali non erano in possesso del biglietto, tiene a precisare. 

A onor del vero va detto anche che chi come Incoronata e la sua famiglia era in possesso del regolare ticket viaggio, ha corso il rischio di non salire o saltare la corsa e che una situazione analoga, seppur di dimensioni minori, era stata vissuta già l'anno precedente dopo il concerto di Mario Biondi. Memore di ciò, pur parcheggiando a San Menaio, a distanza di ben tre chilometri dal porto, quest'anno c'è chi ha scelto di recarsi nella splendida Rodi Garganico in auto.

"Il maresciallo dei carabinieri mi ha detto che c'era qualcuno che gridava, sbraitava. Quando io gli ho detto, puoi calmarli sennò vengo io giù al porto, alla fermata porto e alla stazione, perchè stanno arrivando autobus integrativi e... c'è anche il treno pronto a partire".

A riprova ulteriore della bontà dei fatti narrati da chi era fermo in stazione in attesa di salire su un convoglio, il sindaco non ha escluso che "certamente ci sarà stato il facinoroso, ci sarà stato quello che ha inveito e molta gente". Perché "tutti, volevano partire con il primo autobus, con il primo treno, ma questo non è stato possibile perchè chiaramente si è dato spazio innanzitutto a chi aveva il biglietto". Sulla questione c'è finanche chi sostiene che potrebbero esser stati acquistati più biglietti di una stessa corsa rispetto alla reale capienza dei treni. 

Sulla vicenda Carmine D'Anelli ha aggiunto: "Chiaramente il macchinista e il capotreno si sono visti anche quasi aggredire, hanno avuto anche un po' paura e probabilmente qualcuno avrà anche reagito in una certa maniera. Questo non va bene, ma non va bene neanche che un povero lavoratore venga aggredito con parole pesanti e con atteggiamenti anche di minacce".

Tuttavia, il sindaco ha trovato strano che un giornale, "puntualmente", riportasse l'accaduto. Da qui la difesa a 'Ferrovie del Gargano', la società di trasporti per la quale D'Anelli presta servizio, che a suo dire sarebbe stata presa di mira (nrd da chi ha vissuto quei momenti ma certamente non da noi). "Sono contento di aver collaborato fino alle 2.35 a coordinare il servizio insieme alle forze dell'ordine, io in prima persona vi garantisco che quello che è stato scritto è una ennesima sciocchezza".

In buona sostanza, secondo il primo cittadino, chi c'era avrebbe raccontato delle sciocchezze. Non sappiamo a cosa esattamente si riferisca il funzionario di FerGargano: se alle urla, spintoni e bambini in lacrime oppure ad altro. Ad ogni buon conto, che si sia corso il rischio di una baruffa e che soltanto l'intervento delle forze dell'ordine abbia scongiurato il precipitarsi della situazione, è un dato incontrovertibile. A meno che non si tenti di ritenere che senza l'intervento dei militari dell'Arma e dei vigili urbani, sarebbe filato tutto liscio come l'olio.

Infatti, "grazie a loro non è successo un disastro", si legge sui social.

Quel che però facciamo davvero fatica a comprendere è come mai il primo cittadino abbia ipotizzato che l'articolo sia "uscito ad arte': "Manco a farlo apposta, credo mezzora fa, un'ora fa, a San Menaio, nella frazione di Vico del Gargano, si sta svolgendo una raccolta di firme relativamente a un desiderio di soppressione della tratta Rodi-San Menaio". Non ne capiamo il nesso, ma tant'è.

Un'altra boutade, a detta sempre del sindaco, "...perché probabilmente collegata, per dar manforte a questa situazione di oggi pomeriggio...". Il riferimento è alla raccolta firme avanzata dalla senatrice Annamaria Fallucchi sulla dismissione dei binari nella tratta Rodi Garganico-San Menaio, ipotesi contro la quale si è opposto il Wwf Foggia (leggi l'articolo).

Tornando al post concerto, sostanzialmente la notte del 21 agosto "sono andati tutti a casa vivi e vegeti, non ci sono state risse" ha tenuto a precisare il quattro volte sindaco di Rodi: "Inveire, un urlo, succede dappertutto, alla stazione, gli ultras, è chiaro che a un certo punto si è finito un concerto. Poi, ci sta quello che aspetta pazientemente e ci sta quello che inveisce. Se questo significa puntare il dito contro le Ferrovie del Gargano, è un errore gravissimo. E non lo permetto, ma non lo posso permettere, perché è una falsità immensa".

Parola di Carmine D'Anelli. Fine della corsa.

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