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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio Ronzullo verso la svolta: 21enne sottoposto a fermo, le indagini proseguono

Il gip del Tribunale di Foggia ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare nella giornata di ieri, ma le indagini sono ancora in corso per cristallizzare il movente del fatto di sangue e il coinvolgimento di altre persone

Un 21enne di Foggia è stato arrestato dalla polizia per l’omicidio di Alessandro Ronzullo, il 40enne di San Severo ucciso alla periferia di Foggia lo scorso 26 ottobre.

Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, è accusato di aver premuto più volte il grilletto, ferendo gravemente Ronzullo, deceduto poco dopo in ospedale. Almeno due i colpi andati a segno, mentre la vittima era in auto, in compagnia di due persone che hanno trasportato il ferito al Policlinico di Foggia.

Il gip del Tribunale di Foggia ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare nella giornata di ieri, ma le indagini sono ancora in corso per cristallizzare il movente del fatto di sangue e il coinvolgimento di altre persone.

Chi era Alessandro Ronzullo

Nel 2016 era stato arrestato in flagranza di reato all’altezza dello svincolo autostradale Vasto Nord dai militari del Nucleo Operativo Radiomobile del posto. Infatti, all’interno della ruota di scorta, i carabinieri avevano trovato 1 kg di cocaina avvolta in un cellophane.

Ronzullo era quindi noto alle forze dell’ordine: il suo nome, infatti, è comparso nelle carte dell’inchiesta dell’operazione antidroga ‘Evelin’, del 2016, dal nome del bar dove un anno prima si era verificata una sparatoria tra bande criminali albanesi con feriti gravi. Il rivenditore di auto fu arrestato insieme ad una banda di albanesi, romeni e italiani, con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Il suo nome era tornato alla ribalta delle cronache foggiane l’estate scorsa con l’operazione denominata ‘Radar’, iniziata nell’estate del 2021 e durata all’incirca sei mesi, scaturita dopo il sequestro di un kg di cocaina eseguito, da parte dei Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Rotondo, nel giugno 2021.

Era stato svelato un importante traffico di cocaina avviato principalmente sull’asse territoriale San Severo-San Giovanni Rotondo. Le indagini consentirono di rilevare numerosi episodi di spaccio 'al dettaglio' di sostanze stupefacenti, nonché fenomeni di “infiltrazione” di soggetti sanseveresi nei comuni limitrofi al confine regionale, quali Campomarino, Termoli, San Salvo e Vasto, dove, sempre secondo le contestazioni preliminari effettuate dagli inquirenti, alcuni degli indagati erano riusciti a “conquistare” in quelle aree una parte del locale “mercato degli stupefacenti”.

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