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Lunedì, 29 Aprile 2024
Calcio

Delirio allo 'Zaccheria', Silvestro segna due gol nel finale: Crotone rimontato e battuto

Finisce 2-1 la gara allo 'Zaccheria'. I rossoneri vanno sotto al 19' della ripresa con Zanellato. Nel finale sale in cattedra l'esterno che segna due gol al 44' e al 46'. La salvezza è più vicina

Dall'inferno al paradiso. O forse sarebbe meglio dire purgatorio. Ma per una notte il Foggia può nuovamente gioire per una vittoria fondamentale quanto emozionante, soprattutto per come è arrivata. L'ha decisa il meno atteso di tutti, quell'Alessandro Silvestro che con una sciocchezza rischiò di complicare la gara contro il Monopoli di due settimane fa. Con due zampate è lui a ribaltare la situazione e regalare tre punti insperati ai rossoneri tra l'89' e il 91'. Due episodi che hanno mutato la storia di un match brutto, che il Crotone del neo-arrivato Baldini, era riuscito a sbloccare al 19' del secondo tempo, legittimando la superiorità nel palleggio, ma non nella pericolosità offensiva. 

Le pagelle dei rossoneri 

PRIMO TEMPO – Non è più il tempo degli esperimenti, né delle rotazioni compulsive. Cudini cambia giusto quel che deve, e quindi formazione di Brindisi confermata per dieci undicesimi con il solo rientrante Silvestro per l’infortunato Rizzo. Curiosità vuole che il suo Foggia si ritrovi a giocare con il Crotone reduce da un esonero. E se all’andata il gruppo squadra dei pitagorici fece quadrato attorno a Zauli convincendo la proprietà a recedere dagli intenti, stavolta il cambio è fatto e definito. In panchina c’è Silvio Baldini, che due anni fa portò il Palermo in B vincendo i playoff. Il tecnico toscano riparte da un 4-3-3 con Zanellato in cabina di regia, fiancheggiato da D’Angelo e Vitale. In avanti, spazio a Gomez con l’ex D’Ursi a sinistra e Tribuzzi a destra. I succitati ribaltoni da una parte, l’urgenza di allontanarsi quanto più dalla zona playout dall’altra, non sono d’aiuto per lo spettacolo. La partita ha contenuti tecnici piuttosto modesti; spazio, dunque, alle riflessioni tattiche: nella prima metà della frazione c’è più Crotone. La squadra di Baldini prevale nettamente nel palleggio e fa pesare anche l’uomo in più a centrocampo. Le due mezzali salgono spesso sui due braccetti rossoneri oppure, come nel caso di D’Ursi quando entra dentro al campo, si allargano sui quinti, schiacciando la linea difensiva del Foggia che si trova a giocare più con un 5-2-3 che con un 3-4-2-1. La vedono poco i giocatori di Cudini, costretti ad abusare del lancio lungo, con risultati piuttosto deprimenti. Non resta che affidarsi alle fragilità altrui, perché il Crotone di tanto in tanto perde la distanza tra le linee e si scopre. Tuttavia, la prima occasione per i rossoneri arriva sugli sviluppi di un angolo: Dini scazzotta sul traversone di Rolando, poi ringrazia la mira sghimbescia di Vezzoni che trova i cartelloni pubblicitari e non lo specchio. La spinta del Crotone, che fa incetta di angoli ma non di tiri nello specchio, si affloscia progressivamente. Il Foggia, infatti, sale di tono (e di baricentro) nella seconda parte: Santaniello fa quel che può, ma lo fa bene, come quando costringe Gigliotti al fallo da giallo con una deliziosa giocata lungo la linea laterale. Il peccato più grave è sulla rifinitura, lì dove le buone intenzioni non trovano il conforto della concretezza.  

SECONDO TEMPO – Bove e Comi sono le scelte con le quali Baldini mette mano subito a difesa e attacco, azzerando la pattuglia degli ex rossoneri in campo. Logici entrambi i cambi, visto il giallo che pendeva sul difensore e la prestazione piuttosto opaca del fantasista campano. Cudini, non cambia assetto né uomini, e anche la partita viaggia percorrendo gli stessi binari della prima frazione. Il Crotone fa la partita, il Foggia attende, tanto. Forse un forse un po’ troppo. L’uomo in meno, unito alla assenza di fini pensatori in mediana aumenta la dose di chilometri percorsi a vuoto dei rossoneri. Situazione che convince Cudini al cambio, seppur a ridosso del 20’. Dentro Gagliano per Santaniello e Schenetti per Rolando: si passa al 3-5-2 con Millico più vicino alla punta e l’ex Entella nel ruolo di mezzala. Gli effetti delle mosse non si vedono, perché un minuto dopo il Crotone passa. Il gol arriva al termine di una confusa azione, sviluppatasi da un calcio di punizione. La fotografia perfetta di una partita decisamente brutta. Tanto per peggiorare le cose, si fa male anche Carillo (guaio al ginocchio sinistro, ndr), che Cudini sostituisce con Tenkorang passando al 4-3-3, mossa tattica che forse si poteva anticipare prima. Anche perché il Foggia, pur senza grosse idee, acquisisce pericolosità oltre a ritrovare gli spunti di Tascone. Proprio l’ex Entella confeziona la palla che Silvestro spedisce in porta rimettendo le cose a posto. È l’89’. Il tempo per una clamorosa impresa ci sarebbe, anche perché il Crotone di fatto non c’è più. Il Foggia, invece, c’è ancora e la sua vitalità è evidente soprattutto sul fronte mancino, dove Millico si accende sul più bello. Il traversone che regala a Silvestro una notte da eroe è una delizia. Tanto quanto il boato che accompagna la palla nel sacco. Vince il Foggia, che trova la terza vittoria consecutiva. Non era mai successo in questa stagione. 

Foggia-Crotone: il tabellino

FOGGIA (3-4-2-1) Perina; Salines, Carillo (28’st Tenkorang), Ercolani; Silvestro, Odjer, Tascone, Vezzoni; Rolando (18’st Schenetti), Millico (47’st Papazov); Santaniello (18’st Gagliano). A disposizione: De Simone, Castaldi, Martini, Marino, Tonin, Antonacci, Riccardi, Manneh, Papazov, Brancato. Allenatore: Cudini

CROTONE (4-3-3) Dini; Rispoli, Battistini, Gigliotti (1’st Bove), Giron; D’Angelo (17’st Felippe), Zanellato, Vitale (34’st Kostadinov); Tribuzzi, Gomez, D’Ursi (1’st Comi). A disposizione: Valentini, D’Alterio, Crialese, Bruzzaniti, Loiacono, Leo, Cantisani. Allenatore: Baldini

Arbitro: Scatena di Avezzano

Assistenti: Giuggioli di Grosseto – Bianchini di Perugia

Quarto ufficiale: Palmieri di Avellino

Marcatori: 19’st Zanellato (KR), 44’st, 46’st Silvestro (F)

Ammoniti: Silvestro (F), Gigliotti (KR), Zanellato (KR), Odjer (F), Tenkorang (F), Felippe (KR), Giron (KR)

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