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Lunedì, 29 Aprile 2024
Calcio San Giovanni Rotondo

Il ricordo di Rocco Augelli, il CR7 di Capitanata strappato dai campi e alla vita dopo una dolorosa malattia

Domani 16 ottobre San Giovanni Rotondo ricorderà Rocco Augelli a tre anni dalla sua scomparsa

Nonostante siano trascorsi più di tre anni dal 19 settembre 2020, giorno della scomparsa di Rocco Augelli, deceduto dopo una lunga malattia, il ricordo del CR7 di Capitanata, ribattezzato AR7, è ancora vivo, non solo negli ambienti del calcio dilettantistico di Capitanata. Difatti, domani 16 ottobre, alle 17, la comunità di San Giovanni Rotondo si riunirà sul piazzale dello stadio 'Antonio Massa' per ricordare l'ex centravanti che il beffardo destino ha strappato alla vita all'età di appena 35 anni.

All'evento interverranno l’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo Franco Moscone, il sindaco Michele Crisetti, l’assessore allo Sport Lucia Palladino con l’amministrazione comunale, il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Vito Tisci, il Presidente del C.o.n.i. Puglia Angelo Gilberto, il vicesindaco di Candela Giuseppe De Vitto e il Presidente Heraclea Calcio, Gennaro Casillo. Ci sarà anche l'allenatore della compagine candelese, il fratello gemello Paolo. 

Rocco Augelli è stato uno degli attaccanti più prolifici del calcio dilettantistico foggiano. Ha siglato più di 200 reti. Quando ha scoperto il terribile male, ha dovuto rinunciare ai campi di gioco ritagliandosi uno spazio in panchina nei panni di allenatore in seconda, al fianco di Marcello Iannacone, con l'Asd San Marco. Nel giorno della sua dipartita le due società gli dedicarono un pensiero sui social (il giorno dei funerali).

"Non dimenticheremo mai tutti i gol, tutte le gioie che hai regalato al nostro, anzi, al tuo popolo biancazzurro, alla "tua" città che sin dal tuo arrivo sei stato un grado di conquistare e soprattutto del sorriso che ti contraddistingueva. Non dimenticheremo mai la tua generosità e il tuo altruismo anche fuori dal campo".

"A Giugno del 2019 abbiamo avuto l'onore e il piacere di averlo nel nostro team celeste granata come allenatore in seconda della prima squadra. Non stava benissimo, da pochi mesi aveva iniziato le cure, ma quando stava sul campo con noi, tutto passava e lui trasmetteva ai suoi ragazzi forza e fiducia col suo sorriso. Quando si assentava per via delle varie visite mediche cui si sottoponeva, non perdeva mai il contatto con la squadra. Ci ha creduto più di tutti nel nostro ripescaggio in Eccellenza ed era pronto e desideroso di ripartire su quel rettangolo verde dove ha emozionato migliaia di persone con le sue prodezze e dove avrebbe voluto continuare a far sognare tanta gente da allenatore. Vivendo questa breve esperienza calcistica insieme a Rocco ognuno di noi si è arricchito. Uomo di grandissimi valori morali apprezzati da tutti gli addetti ai lavori e non solo. Mister Rocco anche a San Marco ha lasciato il segno, ha impreziosito il progetto Asd San Marco con professionalità e amore".

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