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Domenica, 28 Aprile 2024
Calcio

Gallo ritrova il Crotone un mese dopo la vittoria di campionato: "Ora siamo una squadra quadrata che sa cosa fare"

Le parole del mister alla vigilia della gara con il Crotone. Proprio con i calabresi, un mese fa, la squadra svoltò dando inizio al filotto di risultati utili: "Un mese di grandi soddisfazioni sotto l'aspetto dei risultati e della crescita"

Esattamente un mese fa un Foggia totalmente allo sbandò si destò contro una delle (allora) prime della classe, sconfiggendo il Crotone e dando il via a un percorso di crescita che nel giro di trenta giorni l'avrebbe proiettato dal penultimo posto alla zona playoff. Un mese dopo, lo 'Zaccheria' riproporrà la sfida contro la formazione di Lerda; in palio c'è la qualificazione ai quarti di Coppa Italia. La sfida avrà anche un valore inferiore alla gara di campionato, ma non per questo ci sarà spazio per lo snobismo: "Faremo sempre il massimo per provare a passare il turno, è una competizione importante. Qualcosa dovrò cambiarla, ma resta una gara di spessore".

Per domani ci sarà sicuramente spazio per qualcuno dei giocatori che non hanno avuto un minutaggio consistente, come Odjer o Schenetti, mentre in difesa le scelte sono obbligate vista la mancanza di alternative. A Monopoli Gallo ha proposto Malomo nel ruolo di braccetto con Di Pasquale centrale, scelta che ha avuto una precisa motivazione: "Il primo pensiero era quello di mettere Di Pasquale braccetto perché volevo più fluidità in costruzione, ma mi dispiaceva non averlo al centro. Nelle ultime partite ha capito molto bene quello che voglio da lui e lo sta facendo in maniera egregia, sia difensivamente che in fase di costruzione. Ho parlato con Alessandro (Malomo, ndr) e lui non ha avuto alcun problema. Cerco sempre di condividere le scelte con i giocatori quando ho dei dubbi sulle posizioni, perché fa parte di quel processo che ho iniziato sin dal primo giorno, incentrato sul confronto democratico. Poi, ovviamente decido io". 

I vari Odjer e Schenetti non sono gli unici ad aver giocato poco. Ci sono anche i giovani Peschetola e Iacoponi, giunti a Foggia sicuramente con la speranza di un minutaggio più robusto di quello effettivamente concessogli: "Devono vivere questo momento con la consapevolezza di far parte della rosa del Foggia, già questo è gratificante. Sono due giocatori interessanti, Peschetola può giocare anche come seconda punta come Peralta". Su Iacoponi, invece, si affida alla metafora di un puzzle appena aperto: "Deve mettere in ordine le sue qualità, gliel'ho detto. Potrebbe diventare un quinto di centrocampo molto interessante perché ha gamba, è veloce e resistente. Nell'uno contro uno credo faccia più fatica per pensare a un 4-3-3. Deve definirsi come ruolo, ma nel 3-5-2 lo farei giocare come quinto". 

Un mese di Foggia è poco per tracciare bilanci, ma sufficiente per fare una prima valutazione sul rapporto con la piazza. Rapporto di stima, costruito attraverso il lavoro e i risultati: "So di essere arrivato qui con qualcuno che mi conosceva poco. Eppure, ho dieci anni di esperienza, ho allenato squadre di blasone. Appena sono arrivato ho pensato che mi avrebbero apprezzato per quello che avrei saputo dare a questa squadra. Non ho mai pensato che peggio di come stava facendo la squadra non si potesse fare. Con la Gelbison abbiamo perso e c'ero io in panchina, per cui quella sconfitta è tutta mia, anche se ero appena arrivato. È una sconfitta che mi tengo perché mi ha dato la possibilità di fare valutazioni attente su quello che era il famoso vestito della squadra. Il legame che si sta creando con la piazza lo percepisco nei momenti in cui sono a contatto con la città, anche se sono molto riservato".

Poi rivela un episodio accaduto quando arrivò la chiamata: "Il mio agente mi sconsigliò di andare a Foggia. Io gli dissi di voler parlare con la società, sentivo dentro di me di voler venire". 

Non si scompone sull'oramai certa chiusura dello 'Zac' nel derby contro il Cerignola: "La decisione non è ancora ufficiale, ma se così fosse sarebbe un peccato per quello che hanno fatto i ragazzi, per i tifosi". Infine, la chiusura sulla squadra: "È una squadra che ha margini, ma soprattutto ho trovato un gruppo sano con la cultura del lavoro, che è alla base di tutto. Così com'è questa squadra può migliorare, ma adesso è già quadrata, sa che cosa deve fare".  

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