rotate-mobile
Calcio

Vuthaj riaccende il Foggia, il Crotone si arrende: allo 'Zac' successo prezioso dei rossoneri

Una rete dell'attaccante ex Novara al 6' della ripresa decide la sfida dell'ottava giornata di campionato. Ottima prestazione dei rossoneri, che concedono poco agli avversari e vanno anche vicini al raddoppio

Intensità, organizzazione, ma anche tanto cuore e carattere. Gli ingredienti che questo Foggia aveva a disposizione e ha utilizzato per realizzare la ricetta migliore possibile. Sufficiente per battere la corazzata Crotone e, forse, dare inizio a una nuova storia. I segnali chiesti da Gallo e dall'intera piazza rossonera sono arrivati. I satanelli hanno giocato una partita di grande applicazione, concedendo poco o nulla alla squadra ospite, limitando le principali fonti di gioco nella prima frazione, e costruendo nella ripresa la propria vittoria. Un successo che nel punteggio sarebbe potuto essere anche più rotondo con un po' più di precisione nell'ultimo passaggio e quel pizzico di fortuna che serve nei momenti clou. Ma tant'è. Serviva una scossa e un risultato positivo. Sono arrivati tutti e due, ed è ciò che conta. L'ha decisa Vuthaj con un pallonetto, ben servito da un più che ispirato D'Ursi, ma ancor prima sono state determinanti le scelte di Gallo, che ha preparato la partita in maniera inappuntabile, applicando i giusti puntelli a gara in corso. 

Qualcosa lo aveva già lasciato intuire mister Gallo, quando in conferenza stampa aveva elogiato la capacità di corsa dei terzini. Detto fatto: il Foggia anti-Crotone si presenta con il 3-5-2, scelta che a suo modo ha una logica per ritrovare la compattezza mai vista in questo avvio di stagione. Lo 0-0 con cui va in archivio la prima frazione dice che i segnali richiesti da Gallo sono arrivati. Rizzo 'braccetto' mancino a tallonare Chiricò, con la collaborazione di Di Noia, è la più importante novità. L'ex (applaudito) funambolo del Foggia di De Zerbi e Stroppa fatica a trovare gli spazi per accendersi. L'unico lampo lo concede confezionando, dopo un rapido 'dai e vai' con Petriccione, un traversone per Kargbo che non inquadra la porta. È, di fatto, l'unica vera grande occasione che i rossoneri concedono a una delle due capoliste del girone. La squadra di Gallo resta sul pezzo per tutto il primo tempo e questa è già una notizia. Le linee strette sterilizzano il palleggio del Crotone e rendono innocui le pur rapide punte esterne. L'unica controindicazione è il livello di qualità delle giocate che fatica a emergere quando la squadra deve proporsi. Normale, con una mediana più muscolare che creativa, nonché con due attaccanti che faticano a dialogare tra loro. Inoltre, sono noti i problemi di Vuthaj a giocare palloni puliti lontano dalla porta. Ma di 'sti tempi, l'applicazione tattica, la puntualità dei raddoppi e una certa rapidità nella riaggressione, sono valori da non sottovalutare. Il Foggia li mette in mostra tutti e alla fine il Crotone si deve accontentare. 

SECONDO TEMPO – La domanda che tutti si pongono nell'intervallo è quasi scontata: come scenderà in campo il Foggia nel secondo tempo? La risposta arriva quasi subito. I rossoneri alzano anche il ritmo e trovano subito il gol con Vuthaj. Bello il lob dell'albanese, ben servito da D'Ursi. Il gol ringalluzzisce ulteriormente la squadra, che non perde gli equilibri e inizia anche a trovare più spazi quando riesce a verticalizzare velocemente. Anche perché D'Ursi alza la qualità delle giocate, non sempre delle scelte, ma è un fattore determinante. Senza spazi su cui poter produrre giocate pulite, il Crotone può solo appoggiarsi sulle iniziative di Chiricò, che non riesce ad andare oltre alcuni traversoni resi innocui dalla attenzione dei difensori rossoneri e dalla pochezza delle punte calabresi. Il lavoro sulle fasce dei rossoneri resta di alto livello fino alla fine. Sulle transizioni, D'Ursi trova sistematicamente gli spazi per far male. Manca il colpo del ko, ma è un mero dettaglio. Il Crotone, come Ivan Drago per Rocky, non fa male. Il Foggia, finalmente, può uscire tra gli applausi. 

FOGGIA (3-5-2) Nobile; Sciacca, Malomo, Rizzo; Garattoni, Frigerio, Petermann, Di Noia (29'st Chierico), Nicolao; D'Ursi, Vuthaj (40'st Tonin). A disposizione: Raccichini, Illuzzi, Schenetti, Ogunseye, Peralta, Papazov, Leo, Peschetola, Iacoponi, Odjer. Allenatore: Gallo

CROTONE (4-3-3) Branduani; Calapai, Golemic, Cuomo, Giron (38'st Crialese); Petriccione, Carraro (26'pt Awua), Tribuzzi (28'st Vitale); Chiricò, Gomez (28'st Tumminello), Kargbo (38'st Bernardotto). A disposizione: Dini, Gattuso, Bove, Giannotti, Mogos, Papini, Rojas, Panico, Pannitteri. Allenatore: Lerda 

Arbitro: Di Graci

Assistenti: Tinello – Porcheddu

Quarto ufficiale: Grasso

Marcatori: 6'st Vuthaj (F) 

Ammoniti: Cuomo (C) Frigerio (F), Tribuzzi (C), Di Noia (F); Petriccione (C), Malomo (F), Nobile (F), Sciacca (F), Kargbo (C)

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vuthaj riaccende il Foggia, il Crotone si arrende: allo 'Zac' successo prezioso dei rossoneri

FoggiaToday è in caricamento