Le migliori colombe pasquali si producono in Capitanata
La colomba di Michele Pirro di San Marco in Lamis si conferma al concorso Fipcg, mentre a 'Divina Colomba' Lorenzo Perilli di San Nicandro Garganico strappa un secondo posto. Attestato di merito per Gabriele Saracino di Torremaggiore, Donato Delle Donne di Borgo Pietrafitta. Quarto posto per Luca Pirro.
Quella di Michele Pirro del Café Noir di San Marco in Lamis, si conferma la migliore colomba artigianale classica d'Italia al concorso organizzato dalla Fipgc, la Federazione Internazionale Pasticceria Gelateria Cioccolateria. Lo scorso anno anche il Gambero Rosso l’aveva annoverata tra le migliori 23 colombe, scrivendo che: 'La colomba di Michele Pirro è uno dei migliori prodotti del contest: richiama la festa primaverile'.
Con l'affermazione di Lino e della moglie Rachele Coco, la città dei due conventi si conferma città delle prelibatezze di Pasqua. Basti pensare che tra le migliori colombe classiche del 2024, per il Gambero Rosso, c'è la colomba prodotta dal Forno Sammarco di Antonio Cera, tredicesima quest'anno, tra le migliori 20 d'Italia per gli esperti della rivista che invece hanno incoronato Andrea Barile: è sua la migliore colomba artigianale dello Stivale (continua a leggere).
Invece, durante l'edizione 'Divina Colomba' che lunedì 4 marzo si è svolta Bari, concorso organizzato da Goloasi, la colomba al cioccolato de 'Il Brezel' di Lorenzo Perilli, giovane imprenditore si San Nicandro Garganico, ha ottenuto il secondo posto. Risultato che fa il paio con la medaglia d'oro per la miglior colomba tradizionale.
Quarto posto alla sua prima partecipazione per il talentuoso e giovanissimo Luca Pirro, figlio di Michele e Rachele del Café Noir di San Marco in Lamis, grazie alla preparazione della sua colomba al cioccolato.
C'è gloria anche per Gabriele Saracino, titolare dell'omonima pasticceria e gelateria di Torremaggiore, che sempre a Bari ha ricevuto l’attestato di Merito per la realizzazione di una tra le migliori 20 colombe artigianali d’Italia.
E anche per il pasteychef Donato Delle Donne, resident chef di Borgo Pietrafitta. "Ho partecipato a questo concorso perché tante persone a me vicine, in particolare i titolari di Borgo Pietrafitta, hanno creduto in me e li ringrazio. E’ la prima volta che partecipo ad un concorso. Sono si compiaciuto del posizionamento ottenuto, ma a questo punto, visto che ho iniziato, credo di dovermi impegnare sempre di più e puntare sempre più in alto".