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Domenica, 28 Aprile 2024
Salute Vico del Gargano

Pronto soccorso senza medici e l'ospedale più vicino a 70 km: "La salute dei vichesi è in pericolo"

A Vico del Gargano è nato il Comitato Pro Salute grazie a Carlo Monaco: "Siamo pronti ad arrivare fino a Bari per presentare le nostre istanze”

Una disavventura familiare, fortunatamente non grave, è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.

La necessità di una flebo per un caso di influenza intestinale, l’arrivo in pronto soccorso sprovvisto di medici, a parte un dottore della guardia medica il quale riferisce che non è di sua competenza occuparsi di un paziente giunto in pronto soccorso. Il mesto ritorno a casa, la chiamata al 118, e l’ok dalla centrale alla somministrazione della terapia endovenosa a domicilio da parte di una infermiera.

Tutto questo, avvenuto il giorno della Vigilia di Natale a Vico del Gargano, ha spinto Carlo Monaco a dimettersi da segretario cittadino della Lega per fondare un Comitato Pro Salute: “Un atto di correttezza e trasparenza per gli elettori e i militanti. Non posso ricoprire un ruolo politico se devo coinvolgere tutte le parti politiche e civiche del Gargano”, il commento nella nota che annunciava le dimissioni.

La decisione ha dato l’abbrivio a una nuova battaglia, che si preannuncia complessa e dai tempi di risoluzione non proprio brevi. Perché la carenza di medici nei presidi del distretto sanitario 53 (che ingloba i comuni di Cagnano, Carpino, Ischitella, Isole Tremiti, Peschici, Rodi Garganico, Vico del Gargano e Vieste) è ormai cronicizzata, con ripercussioni sempre più critiche sull’utenza.

Come nel caso di un cinquantenne di Vico del Gargano, recatosi presso il Pronto Soccorso per dei dolori forti al petto il quale non è stato in grado di ricevere le cure necessarie sul posto. Solo l’arrivo dell’elisoccorso ha scongiurato il peggio: “Fortunatamente non era il suo momento, ma avrebbe potuto consumarsi l’ennesima tragedia”, denuncia a FoggiaToday Carlo Monaco.

L’uomo è stato senza dubbio più fortunato di un apicoltore scomparso giorni fa, in seguito a un malore che lo ha colpito mentre era all’interno della propria bottega: “La prima ambulanza giunta sul posto era senza medico. Quando è arrivata la seconda era ormai troppo tardi”.

Criticità serie che hanno indotto Monaco anche a indire una petizione online, presto corroborata anche dall’allestimento in piazza di un gazebo per raccogliere altre firme: “Questo è solo l’inizio, stiamo pianificando manifestazioni importanti. Partiremo da Vico per poi spostarci negli altri comuni del distretto, perché non si tratta solo di un problema del nostro comune. Siamo pronti ad arrivare fino a Bari per presentare le nostre istanze”, avverte Monaco.

Allo stato attuale il pronto soccorso di Vico ha un solo dottore, che ovviamente non può garantire una copertura completa. L’ospedale più vicino dista 70 km, il che comporta rischi gravi per la salute della comunità, soprattutto laddove sorgesse una emergenza: “Siamo fortunati ad avere un personale – tra infermieri, portantini e autisti – altamente qualificato e generoso, che molto spesso si trova a fare cose anche al di fuori delle proprie competenze pur di salvare la vita alle persone. Sono ragazzi eccezionali che andrebbero ringraziati a vita”.

Ma il pur lodevole contributo degli operatori, da solo non può bastare. Come non può essere sufficiente la presenza di una sola ambulanza: “Se ti recassi al pronto soccorso dove non c'è il medico, e avessi bisogno di essere trasportato in ospedale con l’ambulanza, nel caso in cui contestualmente si concretizzasse un’altra emergenza non ci sarebbe nessuno pronto a occuparsene”, puntualizza Monaco, che segnala anche un’altra ‘stranezza’: “C’è una ambulanza dell’Asl parcheggiata da quasi dieci anni davanti al pronto soccorso. Non esce mai. Questo è grave”, evidenzia.

Novità si attendono dalla riunione dei sindaci avvenuta nei giorni scorsi, alla presenza anche del direttore generale dell’Asl Antonio Nigri: “Attendo che venga trascritto il verbale. Nel frattempo, ci sono giunte rassicurazioni sull’emergenza-urgenza per la fine del mese in corso”. Attese entro metà febbraio novità anche sull’ospedale di comunità: “Dopo il Covid qui a Vico non è stato più riaperto. Ma sono stati stanziati dei fondi per la realizzazione di un ospedale di comunità a Vico e a Vieste con 20 posti. Che fine hanno fatto queste risorse?”.

   

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