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Martedì, 30 Aprile 2024
Salute

La "misura estrema" di Emiliano: medici saranno assunti senza concorso

Per contrastare la carenza dei medici in Puglia

Michele Emiliano guarda al futuro con fiducia: nei prossimi anni, ogni anno, in Puglia ci saranno circa 200 medici. Tuttavia il tema della carenza dei medici è di stretta attualità. Basti pensare che nella rete emergenza-urgenza, a fronte di una pianta organica di 530 dottori, ve ne sono appena trecento.

Cambierà, spiega il Presidente della Regione Puglia, il sistema di reclutamento dei medici e del personale sanitario: “I medici sono pochi e sono contesi e per loro vareremo un sistema a sportello, con il quale qualunque medico italiano o europeo che volesse venire a lavorare in Puglia presenterà la sua domanda che verrà valutata immediatamente e si cercherà, dove ci siano vuoti di organico e non ci siano picchi di domande di assunzione, di assumerli immediatamente. E’ una misura estrema, con il superamento delle procedure concorsuali standard, ma necessaria a causa del deficit formativo, per attirare i medici pugliesi e non che lavorano fuori”.

Sul tema si è espresso il capogruppo in Regione Puglia della Lega, Giacomo Conserva: “Come si sa, mancano medici in tutti i settori, dagli specialisti ai medici convenzionati sino ai medici di base. Il contratto 118 ha un problema aggiuntivo, è poco appetibile e svantaggioso a fronte di tanta possibilità di lavoro per i medici nel settore privato che paga molto meglio”. Ci sarebbero cooperative che pagherebbero 120 euro all’ora i medici: “Questo spinge molti specialisti a lavorare nel privato, mentre nel pubblico mandiamo allo sbaraglio i neo laureati”.

Sulle dichiarazioni di Emiliano – “assumeremo senza concorso” - si è espresso anche il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia, Paride Mazzotta.: “E’ come se nelle strutture pugliesi ci fosse penuria di camici bianchi per le prove selettive e non per una ragione molto semplice: i medici sono pochissimi rispetto alle necessità e a nulla serve optare per una misura a dir poco “straordinaria”, visto che nelle pubbliche amministrazioni si entra, in teoria, solo tramite concorso pubblico”. Rispetto all’altra dichiarazione - “il sistema sanitario è buono se c’è la qualità dei medici”.

Mazzotta aggiunge: “Ergo, la domanda sorge spontanea: Emiliano, per garantire la professionalità degli operatori in corsia, decide di assumerli alla cieca senza concorso? Siamo davvero senza parole: sono dichiarazioni che possono avere un impatto fortissimo sul servizio erogato ai cittadini e vengono rese con tanta leggerezza non priva di paradossi. Su questo chiederemo dettagli in Commissione a tutela della salute dei pugliesi perché è chiaro che la questione vada monitorata con la massima attenzione”.

La proposta del Governatore pugliese è stata accolta con sconcerto e incredulità dal sindacato dei medici Federazione Cimo-Fesmed: "È la Costituzione a sancire il principio per cui nella pubblica amministrazione si accede mediante concorso" dichiara il presidente Guido Quici. "Una norma sacrosanta per garantire il rispetto della trasparenza e della meritocrazia nelle procedure di selezione, che in questo modo verrebbero altamente compromesse. E ne è consapevole Emiliano stesso, che non a caso ha parlato di “misura estrema al limite della formalità giuridica".

Quici aggiunge: "Vorremmo far presente al Presidente della Regione che non sono le procedure concorsuali a far scappare i medici dagli ospedali pugliesi. È la precarietà che li allontana; sono le condizioni di lavoro costantemente ai limiti che li spingono nel privato; sono gli stipendi non competitivi rispetto al resto d’Europa che li portano a cercare lavoro all’estero o nelle cooperative, dove bastano tre turni di lavoro per guadagnare più di quanto guadagna un dipendente; è l’attuale contratto collettivo di lavoro nazionale che rende i professionisti prigionieri degli ospedali, ed il prossimo rischia di essere addirittura peggiore di quello vigente, considerate le bozze presentate nella trattativa in corso per il rinnovo del Ccnl".

Il presidente della Federazione conclude: "Ci auguriamo che questa proposta sia solo una provocazione, e che si inizi invece a lavorare per risolvere le vere cause della fuga dei medici dalla sanità pubblica. A partire dal rinnovo di un contratto di lavoro realmente migliorativo che la Puglia e le Regioni dovrebbero sostenere in seno al Comitato di settore della Conferenza delle Regioni".

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