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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Cerignola

Sparita la rotatoria in memoria di Francesco Saverio Amorese: "Non c'è più traccia dell'opera"

Doveva sorgere all’altezza dell’ingresso del quartiere San Samuele a Cerignola. Interrogazione del consigliere comunale Rino Pezzano

Doveva essere intitolata al dott. Francesco Saverio Amorese, primario di Chirurgia Generale dell’Ospedale Tatarella di Cerignola, scomparso nel 2018, la rotatoria prevista all’incrocio tra via Giovanni Falcone e l’immissione sulla SS16bis, ma non è mai stata realizzata.

Nel 2019, la Giunta allora guidata da Franco Metta aveva approvato il progetto esecutivo presentato dalla società Edildue srl, che si proponeva per la realizzazione delle opere che comprendevano anche il rifacimento dei marciapiedi tra via Grassano e via Rapolla, in cambio dello scomputo degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria relativi ad un intervento di demolizione di un piano terra e ricostruzione di un edificio destinato a residenza.

Per la pratica, la società avrebbe dovuto versare quasi 39mila euro, mentre i lavori proposti ammontavano a quasi 159mila euro, e dunque l’amministrazione riteneva “congruo e conveniente” lo scomputo.

La ditta, dal canto suo, avrebbe potuto portare a deduzione un importo residuo pari a quasi 57mila euro per futuri scomputi relativi ad altre pratiche edilizie eventualmente presentate.

Il consigliere comunale del movimento politico Avanti Cerignola, Rino Pezzano, oggi all’opposizione e nel 2019 vice sindaco, ha presentato un'interrogazione urgente in Consiglio comunale per conoscere le ragioni per le quali l’attuale amministrazione non ha inteso dare seguito alla delibera e se siano stati prodotti atti successivi per annullarla e renderla inefficace. Chiede di sapere se l’Amministrazione abbia intenzione di procedere o meno.

La rotatoria avrebbe commemorato “una personalità particolarmente amata dalla comunità di Cerignola”, come rimarcato nella sua interrogazione da Pezzano, e se ne sarebbe occupato, a titolo gratuito, il figlio del compianto primario, il pittore e scultore di fama internazionale Giuseppe Amorese, “in memoria del padre  e a riprova dell’amore per la sua terra”.

L’intervento, si legge, “sarebbe ricaduto in uno dei quartieri più sensibili da questo punto di vista, qual è quello di San Samuele, assolvendo tanto ad una funzione più operativa, afferente alla gestione del traffico cittadino, quanto ad una funzione sociale, atteso il messaggio che la rotatoria avrebbe racchiuso in sé”.

La rotatoria doveva sorgere allo svincolo per Bari, sul viale che conduce all’Ospedale Tatarella, in un incrocio pericoloso. Al centro era prevista una installazione artistica raffigurante un cuore, come svelò all’epoca proprio l’allora sindaco.

Ma dell’opera “non si riscontra più alcuna traccia, né da un punto di vista concreto né documentale”. Da qui anche la richiesta di conoscere la destinazione delle risorse occorrenti per la rotatoria.  

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