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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Lucera

"Questa nave ormai è affondata". Per l'ex vicesindaco di Lucera non c'è alternativa alle urne: "È mancato il rispetto"

Nicola Di Battista, che aveva rassegnato le dimissioni il 24 maggio scorso, sceglie di dire la sua sulla crisi dopo il video di Giuseppe Pitta. E racconta retroscena ed episodi che testimonierebbero come i rapporti interni alla coalizione si siano lacerati giorno dopo giorno

"Questa nave è affondata ormai". L'ex vice sindaco di Lucera Nicola Di Battista, che il 24 maggio aveva rassegato le sue dimissioni dopo la fuoriuscita del gruppo Agricoltori per Lucera dalla maggioranza, è convinto che non ci sia alternativa alle urne.

Ha ritenuto opportuno dire la sua sulla crisi politica che il 31 maggio ha portato dritto alle dimissioni del sindaco Giuseppe Pitta. Il suo ex vice spera che non le ritiri e che si restituisca la parola ai cittadini, chiudendo l'esperienza amministrativa dopo otto mesi appena. Ha dovuto constatare che anche nell'ultimo video ha perso l'occasione di parlare al plurale, "come farebbe un leader", di quanto sia stato fatto in questo lasso di tempo. "È mancato il rispetto in questi mesi"

A proposito delle consultazioni che il sindaco dimissionario ha intenzione di aprire con tutti i consiglieri, Nicola Di Battista rivela che due giorni dopo la fuoriuscita del gruppo Con, e quindi il 22 maggio, lui e i consiglieri della lista Agricoltori per Lucera erano andati nel suo ufficio a chiedergli di "provare a ricucire lo strappo e di aprire gli occhi su quelli che, probabilmente, erano i veri problemi e i gruppi consiliari che stavano provocando un deragliamento del percorso politico e amministrativo di questa coalzione". Avrebbe risposto picche, che non toccava a lui fare un passaggio con il gruppo Con.

Si era accorto sin da subito che "c'erano dei problemi perché probabilmente si pensava poco ad amministrare, compito che invece avremmo dovuto svolgere al 100%, e più a parlare di politica".

Ormai volano gli stracci. Nicola Di Battista racconta che Pitta avrebbe parlato proprio del gruppo Con usando "parole poco piacevoli, che sanno poco di rispetto e di rapporto umano. Li ha etichettati come secchi vuoti". E ancora, "ogniqualvolta si cercava il confronto lui andava sempre giù pesante con le parole".

Esplicita meglio alcuni concetti già espressi nella conferenza stampa indetta il 29 maggio dai due gruppi che avevano abbandonato la maggioranza. "La famosa presentazione dei progetti al Recovery Fund in Provincia è una sua mancanza - dice Di Battista rivolgendosi al sindaco dimissionario e dandogli del lei, da cittadino semplice - e lei anche in quell'occasione ha cercato di scaricare tutto sul suo vicesindaco o sull'assessore di riferimento, comunicando all'interno dei nostri gruppi WhatsApp di maggioranza che probabilmente qualche comunicazione sarebbe dovuta arrivare anche a noi. Non è così: il sollecito c'è stato da parte del presidente della Provincia ed è arrivato direttamente a lei, ma quell'e-mail non ha avuto risposte perché lei era affaccendato in altro, ha dimenticato di rispondere e ci siamo ritrovati a presentare i progetti in ritardo".

Parla anche lui di strategie e ambizioni per determinate poltrone. Il progetto politico Facciamo Piazza Pulita, di cui Di Battista fa parte solo da due anni, "fatto di cose concrete e di gente che vuol dare il proprio contributo per migliorare la città, può e deve continuare", ma non questa consiliatura, soprattutto se ci fosse l'intenzione di aprire a destra. "Tra gli addetti ai lavori ma soprattutto tra i suoi amici, tra quelli vicini a lei, ci è stato detto ufficialmente che gli accordi sono chiusi con 3-4 consiglieri dell'opposizione che lei ha combattuto politicamente in campagna elettorale e in sette anni di progetto Facciamo Piazza Pulita. Ora 'per il bene della città', dice lei, vuol far firmare a loro il suo programma elettorale - afferma Di Battista con un ultimo appello - Non cada in questo tranello".

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