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Domenica, 28 Aprile 2024
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Allungamento della pista del Gino Lisa "indispensabile": Angiola vuole arrivare a 3mila metri

Mozione firmata dall'ex candidato sindaco e dalla consigliera Stefania Rignanese. Ricalca il progetto Volafreccia

Un ulteriore allungamento della pista dell’aeroporto Gino Lisa di Foggia è “indispensabile”, secondo il consigliere comunale civico di opposizione Nunzio Angiola, soprattutto “rispetto al tema delle compagnie low cost”.

Insieme alla collega Stefania Rignanese, nel suo gruppo consiliare, ha depositato una mozione che impegna sindaco e Giunta ad attivarsi affinché l’istanza possa trovare idonea e piena condivisione da parte di Regione Puglia, Aeroporti di Puglia e ministero delle Infrastrutture, e affinché Adp predisponga con la massima urgenza uno studio di fattibilità.

Il capogruppo e primo firmatario della mozione vuole allungare la pista a 3mila metri, come indicato nel progetto Volafreccia, redatto nel 2021 dai comitati ‘Un Baffo per Foggia’ e ‘Vola Gino Lisa’ (all’epoca guidato da Sergio Venturino, oggi Mondo Gino Lisa), quando ormai erano terminati i lavori di allungamento della pista a 2mila metri.

Lo aveva anticipato nel corso della riunione congiunta della commissione Affari Generali e della commissione Ambiente e Territorio dello scorso 11 gennaio e nel corso dell’audizione in commissione Ambiente e Territorio dell’ing. Vincenzo Marzi, responsabile della struttura territoriale Puglia di Anas, dello scorso 24 gennaio.

“Occorre procedere all’allungamento della pista per consentire, oltre ai voli di linea, i voli low cost e i voli charter, ma anche per riaprire con determinazione il dossier dell’hub aeroportuale agroalimentare che, allo stato, sembra essere stato destinato inopinatamente a Grottaglie”, afferma Nunzio Angiola. Intende “stanare” non solo la maggioranza, ma tutto il Consiglio comunale: “Vogliamo capire chi è a favore e chi è contro l’allungamento della pista, una volta per tutte”.

Il docente universitario considera “assolutamente necessario puntare sull’attività aeroportuale incoming, facendo leva oltre che, ovviamente, sui voli di linea, sui voli low cost”.

Ha le idee chiare sulle possibili rotte: “Se si considerano i flussi turistici, gli arrivi dall’estero in provincia di Foggia riguardano principalmente la Germania, l’Austria, la Svizzera e la Francia – si legge nella mozione -. Occorrerebbe intercettare compagnie low cost disposte a collegare – quantomeno con voli stagionali – aeroporti stranieri come Francoforte e Colonia, Vienna, Zurigo o Parigi, oltre a mantenere un volo per Milano per rastrellare tutti gli altri turisti che arrivano o vorrebbero arrivare a Foggia dalle altre parti d’Italia. Ma è assolutamente anche necessario puntare sui voli charter, come forma di viaggio esclusiva e personalizzata”.

Ma non è tutto, perché rimarca come l’aeroporto di Grottaglie, in provincia di Taranto, sia destinato a diventare un grande hub dell’agroalimentare e Foggia “una mera ‘succursale’ di stoccaggio”.

La pista dell’aeroporto Gino Lisa di Foggia “non è idonea, oltre come detto per le low cost e voli charter, anche ad essere adibita ad hub aeroportuale per l’agricoltura e l’agroalimentare, in quanto la sua lunghezza non consente l’atterraggio dei necessari aerei cargo”, spiega nella sua mozione l’ex parlamentare.

Lo scalo, ricorda, “ha un bacino di utenza potenziale, comprese le province limitrofe, di oltre 2,2 milioni di persone” e ogni euro investito “sviluppa una ricaduta di 3,2 euro sul territorio. Inoltre, ogni posto di lavoro attivato dalle infrastrutture aeroportuali genera l’occupazione di 2,9 lavoratori, mentre ogni incremento pari a un milione di passeggeri trasportati genera un aumento dell’occupazione di 552 lavoratori”.

Passa in rassegna anche i numeri dell’agroalimentare, evidenziando che quasi la metà degli impiegati in agricoltura della Puglia lavorano nella provincia di Foggia

“È assolutamente importante e urgente prendere una decisione in merito all’allungamento della pista del Gino Lisa, lato Sud, fino a 3.000 metri”, scrive Angiola.

Più precisamente, si tratta di “allungare la pista fino a 2.905 metri di lunghezza disponibile in atterraggio e 3.005 metri di corsa disponibile per il decollo (Tora). L'aeroporto passerebbe dalla categoria 3C ICAO, a quella 4-E”, si legge nella mozione in cui si parla anche della realizzazione di un sottopasso stradale di circa 350 metri in cui interrare la tangenziale SS673 per attraversarla.

Ed è proprio dal dossier VolaFreccia che estrapola un passaggio che chiarisce i benefici dell’allungamento ella pista fino a 3mila metri: “Darebbe la possibilità di ‘utilizzare tutti gli aeromobili più diffusi di dimensioni medie e grandi (fino a 450 passeggeri) senza limitazioni di carico (B737-800/900, A-320, A-321, A-330, A-340, B-767, ecc.) e per qualsiasi destinazione mondiale. Anche per il traffico merci si possono utilizzare le medesime tipologie di velivoli in versione cargo, con autonomia sufficiente a coprire con voli diretti da Foggia tutto il mondo".

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