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Lunedì, 29 Aprile 2024
GINO LISA

Torre di controllo digitale al Gino Lisa, caserma dei vigili del fuoco e fotovoltaico: avanzano i progetti

Aeroporti di Puglia e Regione incontrano l'Amministrazione Episcopo e gli stakeholder del territorio e illustrano lo stato di avanzamento delle attività per le infrastrutture dell'aeroporto di Foggia

La torre di controllo dell’aeroporto Gino Lisa di Foggia diventerà digitale, e c’è l’impegno di Enav. Lo ha confermato Aeroporti di Puglia nel corso dell’incontro a Palazzo di Città con l’amministrazione Episcopo e gli stakeholder del territorio, sintetizzando le attività in corso per le infrastrutture nell’ambito del piano di sviluppo aeroportuale.

La Regione Puglia, dal canto suo, è disponibile a occuparsi della realizzazione della nuova caserma dei Vigili del Fuoco. “La costruiamo noi”, ha detto il vice presidente Raffaele Piemontese, riferendo di interlocuzioni in atto con il ministero dell’Interno.

Una volta acquisito il documento di fattibilità delle alternative progettuali, affidato a gennaio allo Studio di Ingegneria Cavaliere e Associati e pronto a giorni, si passerà alla fase di progettazione.

A marzo, invece, è stato affidato all’ingegnere Sebastiano Ladisa lo studio afferente la valutazione dei rischi determinati dall’abbagliamento nei dintorni aeroportuali dell’impianto fotovoltaico, che occuperà 70 ettari per una produzione di circa 124.010 MWh. Sarà “uno dei più grandi parchi energetici a livello aeroportuale”, spiegano dal management di Adp.

Dall’incontro si apprende, inoltre, di un accordo tra due imprenditori turistici locali e la compagnia aerea Lumiwings per prenotare un cospicuo numero di biglietti riservati a turisti stranieri per la prossima estate.

Aperti ai suggerimenti ma refrattari alle critiche, Regione Puglia e la società che gestisce gli aeroporti pugliesi provano a smorzare la “vis polemica eccessiva”, filosofia condivisa anche dalla sindaca Maria Aida Episcopo (“Serve una rivoluzione di mentalità”). “Abbiamo bisogno di dire al mondo che a Foggia c’è un aeroporto e si può atterrare”, ha detto l’assessore regionale foggiano Raffaele Piemontese.

Ed è stato lui ad annunciare che la Regione Puglia ha chiesto formalmente al ministro Matteo Salvini di imporre oneri di servizio pubblico sull’aeroporto Gino Lisa, circostanza che, per la cronaca, ha scatenato l’indignazione dei tarantini che, allo stesso modo, invocavano la continuità territoriale per Grottaglie.    

“Stiamo già lavorando per incrociare altre rotte, ma non lo dico”, si è lasciato scappare Piemontese, rispondendo alle osservazioni di Maurizio Gargiulio, presidente del Comitato Vola Gino Lisa, che giudica riduttivo fermarsi solo a Milano nell’ottica di una auspicabile crescita del dato passeggeri.

Il leader del comitato ha affrontato anche il caso dei rimborsi, ha espresso perplessità sulla scelta di non sostenere più la tratta Foggia-Mostar e ha provato a sondare la volontà di ragionare su una rimodulazione dei prezzi con la compagnia. Ma AdP e Regione sono rimaste sulla difensiva, evidentemente contrariate dai comunicati dei giorni scorsi.

Ha scelto da un po’, invece, una linea più accomodante il presidente di Mondo Gino Lisa, Sergio Venturino, convinto che con le guerre non si ottenga nulla. Spinge, però, sulla promozione dello scalo, pronto a lanciare un programma finanziato dai privati: “A parte l’eccezione della Camera di Commercio, non l’ha fatta nessuno”.

È arrivato con una mozione in tasca il consigliere comunale di maggioranza Pasquale Cataneo (Italia del Meridione). Al primo punto c’era proprio la continuità territoriale, ma si parla anche di protezione civile e cargo, oltre che dell’ulteriore allungamento della pista fino a 3mila metri, lavori che per Adp non servono, come ha ribadito anche nel corso dell’incontro. A tagliare corto è stato il direttore generale di Aeroporti di Puglia, Marco Catamerò: “Completiamo quello che abbiamo pianificato, non mettiamo troppa carne a cuocere”.

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