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Economia

Fare il tassista a Foggia: quelle soste al Gino Lisa senza portare a casa una corsa

Walter, tassista a Foggia, spiega cosa è accaduto con il viaggiatore proveniente da Torino e quanto sia complicato fare questo lavoro, soprattutto quando all'aeroporto Gino Lisa nessuno richiede il servizio Taxi

Walter, il tassista che l'altra mattina ha interloquito con il turista proveniente da Torino e atterrato all'aeroporto Gino Lisa che che su queste colonne ha lamentato l'assenza di mezzi pubblici e di taxi e sottolineato di aver trascorso sotto la pioggia almeno un'ora nel deserto dello scalo, a nome suo e della categoria, ci tiene a chiedere scusa per l'inconveniente - capitato in una giornata di pioggia e traffico intenso - ma difende l'operato dei tassisti di Foggia: "Quella mattina la città era bloccata e ci siamo messi a disposizione delle tante persone che avevano bisogno di noi per via del diluvio".

Walter evidenzia come ci si sposti spesso verso l'aeroporto Gino Lisa, quasi sempre senza portare a casa almeno una corsa: "Quando arriviamo in aeroporto, aspettiamo e quasi sempre ce ne andiamo con le mani in mano. Quando però il viaggiatore resta a terra veniamo subito giudicati". 

Il tassista non si nasconde: "Se avessimo la certezza di trovare clienti, saremmo lì pronti, ma questa certezza non c'è, mentre noi ci siamo. Quindi, non giudicateci per un inconveniente".  E non lo fa nemmeno quando sottolinea che ci si ricorda dell'esistenza del taxi soltanto quando vi è un'urgenza, facendo intendere che nel capoluogo dauno, il servizio taxi, viene ancora visto più come un rimedio o un'urgenza della ultima ora: "Non usate il taxi soltanto per le emergenze o solo negli aeroporti delle altre città".

Per intenderci, non si scomodino i parenti o gli amici, "mentre noi stiamo fermi lì a guardare" conclude.

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