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Economia

Prima fermata AV poi stazione, Fast Confsal non ci sta: "Il Comune faccia pressing"

I chiarimenti del sindacato su alcuni aspetti del progetto, a partire dall'ubicazione a 4 chilometri da Foggia

Il Comune “deve fare pressing e sollecitare il rispetto delle sue prescrizioni”: solo così la fermata AV Foggia-Cervaro diventerà stazione, “rispettando la programmazione comunitaria”.

È l’avvertenza di Pasquale Cataneo che, nella sua qualità di responsabile del Centro studi Fast Confsal, prova a dipanare alcune “contraddizioni terminologiche che stanno generando confusione”.

Sul portale OpenCoesione della Presidenza del Consiglio dei ministri, l’intervento è definito, senza ombra di dubbio, “nuova stazione”, e i 20 milioni del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione non sono destinati ad una fermata.

Si parla di un costo pubblico di 80 milioni di euro, ma il progetto definitivo approvato ammonta a 47,2 milioni di euro. “La successiva fase di ‘stazione’, al momento non coperta da finanziamento, è perfettamente compatibile con l’attuale progetto/intervento della ‘Fermata’”, ha scritto Rfi al Comune a febbraio, riscontrando la deliberazione della commissione straordinaria che subordinava il suo parere favorevole ad una serie di condizioni e prescrizioni, compresa la “realizzazione della stazione, in luogo della semplice fermata”.

La progettazione e realizzazione della stazione, ha scritto Rfi, “è già prevista in una fase successiva ovvero a valle della necessaria copertura finanziaria”. Peraltro, ha comunicato che la fermata già garantisce l’interoperabilità con il trasporto ferroviario regionale.

La differenza non sta nel fabbricato viaggiatori, ma nei due binari in affiancamento, che consentono di regolare la circolazione, spiegano dalla Fast Confsal. Senza i due binari è una fermata. 

La connessione con l'attuale stazione, invece, non è un problema. “I binari tra Foggia AV e Foggia Centrale già ci sono”, afferma Cataneo mostrando la cartina. Non servono altri investimenti, basterà estendere gli attuali collegamenti per connettere appieno le due stazioni.

Per intenderci, si trovano sulla stessa direttrice i treni della linea garganica Peschici-San Severo, quelli provenienti da Lucera e anche da Potenza. “L’unico pezzo di binario che al momento non è né ipotizzato né finanziato è quello che arriva all’aeroporto”, spiega Cataneo. “L’obiettivo per noi è quello di avere in prospettiva anche il collegamento con l’aeroporto”.

Una precisazione a cui tiene particolarmente è l’allocazione della nuova stazione: sorgerà a 4 chilometri dall’attuale stazione, “più o meno all’altezza della Villa dei Gourmet”. Il progetto iniziale prevedeva due bretelle, una per le merci, e l’altra, il famigerato baffo, tra le stazioni di Incoronata e Cervaro. Da qui il nome di Stazione Av Foggia-Cervaro. La soluzione serve a non bypassare Foggia e a scongiurare che i passeggeri dovessero arrivare a Cervaro per prendere il treno.

Da anni, la Fast Confsal promuove la realizzazione di un Hub dove le modalità di trasporto si intersechino, una visione contenuta anche in una delibera di Consiglio comunale e in una delibera del Consiglio provinciale, primo firmatario proprio Cataneo, atti politici mai applicati. Foggia tornerebbe, così, ad assumere un ruolo di crocevia. “Siamo soli a lavorare su questo”, afferma il sindacalista eletto consigliere comunale.

Rfi ha “fatto un passo”, secondo Cataneo che non gioisce, “sono ancora in ritardo e devono fare subito il secondo. E se ci sono ancora da cercare queste risorse per far diventare la fermata stazione lo facessero subito, perché già dispongono dei progetti per la stazione”.

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