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Clima infuocato all'Uni Fg, foto di Serviddio sui canali ufficiali fa incavolare Curtotti: "Propaganda rozza e distorta"

La protesta formale della candidata rettrice, prof.ssa Donatella Curtotti, rivolta alla Comunità accademica e alla Decana dell’Ateneo

La prof.ssa Donatella Curtotti, candidata alla guida dell'ateneo dauno, ha chiesto formalmente alla Decana dell’Università di Foggia, la prof.ssa Lucia Maddalena, di fare "immediata chiarezza sui contenuti e sulla gestione della pagina ufficiale Instagram dell’Università di Foggia".

Effettivamente, in una storia pubblicata sui social, è comparso lo screenshot della foto che ritrae il prof. Michele Milone, direttore del dipartimento di Economia, mentre stringe la mano al candidato Rettore Gaetano Serviddio, al termine della conferenza stampa che si è svolta ieri nella sala auditorium di via Antonio Gramsci in cui è stata suggellata l'alleanza 'dell'economia sanitaria' in vista delle elezioni del successore di Pierpaolo Limone in programma a partire dal 15 marzo: "Di per sé un’autentica aberrazione dei regolamenti ufficiali, oltre che palese violazione dell’imparzialità e dell’equidistanza che dovrebbe invece garantire la governance rispetto a tutte le candidature alla carica di prossimo rettore dell’Università di Foggia" denuncia la direttrice del dipartimento di Giurisprudenza.

La prof.ssa Curtotti ha chiesto formalmente che "vengano chiarite con effetto immediato eventuali responsabilità in merito a un utilizzo così rozzo e strumentale degli organi di informazione e delle strutture di Ateneo, che invece dovrebbero servire unicamente per parlare di proposte e programmi alla Comunità".

La candidata rettrice è certa che "tutto questo non sia stato minimamente autorizzato dalla Decana, prof.ssa Lucia Maddalena, alla quale spetta il dovere di rimanere imparziale oltre che l’obbligo di fare osservare questa imparzialità" presso strutture e servizi in dotazione all’Ateneo, ma al tempo stesso esige un’immediata presa di posizione ufficiale affinché non si verifichino più abusi di nessun genere, né verso l’istituzione né verso la sua comunità.

"Stigmatizzo il comportamento rozzo e sleale di alcuni candidati ed ex candidati rettori, che evidentemente hanno preso a modello il peggio espresso da certa politica e da certa accademia. Speravo che l’Università di Foggia potesse riscattarsi, diventando luogo di sana competizione, rispettosa del ruolo che riveste l’accademia all’interno della società. Invece, ancora una volta, facciamo bassa politica, usiamo giornali e organi ufficiali generando disinformazione, propaganda, dimostrando che lealtà e legalità sono solo parole vuote a cui purtroppo non attribuiamo alcun concreto significato. Ci guardano gli Studenti. Ci guarda la Cittadinanza. Ci guardano tutti. E, per tutta risposta, questo è il pessimo esempio di correttezza istituzionale che offriamo, e da cui dissocio completamente".

Donatella Curtotti conclude: "Per me l’Università di Foggia è un’altra cosa, occorre ristabilire rispetto, fiducia ed anche una certa eleganza nei rapporti umani e professionali, solo attraverso condotte degne del nostro ruolo l’Università di Foggia potrà recuperare la credibilità scientifica e soprattutto l’etica che adesso sembra aver smarrito. Io la vedo così…".

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