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Sabato, 27 Aprile 2024
Economia

Sara Bruno, da Foggia a Urbino e quella "dolce" evoluzione: laureata in marketing oggi è il miglior pasticciere donna

La 29enne foggiana ha vinto il premio come miglior pasticciere donna al World Pastry Stars. Un grande risultato al termine di un percorso ricco di sacrifici

Lasciare la propria città per realizzarsi è fonte di dispiacere per se stessi e per i propri cari. Ma il dolore della partenza si colora di gioia quando i sacrifici portano frutti, quando la passione genera successi.

Come nel caso di Sara Bruno, 29enne foggiana, uno dei tanti talenti della Capitanata – da alcuni anni trapiantata a Bologna – che è riuscito a imporsi altrove. Nella giornata di ieri Sara si è aggiudicata il prestigioso primo premio come Miglior pasticciere donna al World Pastry Stars 2019, il primo congresso internazionale di Pasticceria, tenutosi a Milano.

Il contest prevedeva un confronto sulla biscotteria da tè. Cinque i dolci realizzati dalla pasticciera foggiana: “Paris” (frolla montata con intense note di bergamotto e tè nero), “Sable Breton” (biscotti di frolla bretone con burro salato e zest di agrumi), “American Dream” (Cestino di cookie agli arachidi ripieno di mou, con arachide sabbiato dorato), “Brankiss” (bacio di dama alle nocciole e fave di cacao con ripieno di cioccolato Ruby) e “Fancy Diamond” (diamante al cacao e caffè con note di fava di Tonka e zucchero muscovado). La Bruno ha sbaragliato la concorrenza piazzandosi al primo posto davanti a Silvia Federica Boldetti (già “Pastry Queen” 2016, ndr) e Caterina Falomo.

World pastry stars-2

Il risultato ripaga mesi di sacrifici, anni di studio, ma anche scelte coraggiose. Il suo percorso di vita e di studi, infatti, è stato piuttosto diversificato: “Ho frequentato il liceo scientifico perché sono sempre stata affascinata dalle discipline scientifiche. Poi però decisi di iscrivermi alla facoltà di Economia Aziendale a Urbino, nel ramo marketing che mi interessava parecchio specie nell’ambito dell’agroalimentare”.

Dalla scienza al marketing, fino ad arrivare alla pasticceria, una passione che coltivava sin da piccola, e da quell’attenzione al dettaglio, la ricerca della perfezione, ma che fino a quel momento aveva un po’ soffocato “perché la mia famiglia si aspettava altro da me”.

Una volta laureata, però, Sara ha preso coraggio: “Grazie a mio fratello e al mio fidanzato (che a luglio sposerà, ndr), ho deciso di cambiare totalmente strada e mi sono iscritta all’Alma, l’accademia di Gualtiero Marchesi a Colorno, dove ho frequentato sia il corso base che quello superiore”. Nel 2016 Sara è diventata una professionista della pasticceria, iniziando a lavorare in un locale a Bologna, proprio sotto le due torri, il Pappare’.

In tre anni la giovane foggiana di strada ne ha fatta: “Sono diventata responsabile prima di pasticceria poi anche di cucina. E sono riuscita ad aprire un’altra sede a Ferrara, in concomitanza con le selezioni del concorso. Sono stati mesi intensi di lavoro, ma tutti i sacrifici sono stati ripagati con il successo di ieri. Ma il premio è solo un punto di partenza. Di lavoro da fare ce n’è ancora tanto; tuttavia, grazie a questa vittoria sono riuscita a dimostrare soprattutto a me stessa che tutto è possibile se si crede in ciò che si fa, e se si coltivano le proprie passioni”.

Una passione alla quale Sara ha deciso di dare sfogo dopo anni di studi dedicati ad altre discipline. Eppure il percorso che l’ha portata a diventare pasticciera a qualcosa è servito: “La chimica studiata a scuola è alla base della pasticceria, l’economia e il marketing sono vitali per la gestione di attività commerciali. Tutto torna”. Complimenti.

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