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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

Emergenza abitativa, l’attesa è finita: pronta la graduatoria definitiva per le case popolari

La commissione provinciale erp ha completato le operazioni. Il Comune ora pensa anche all'edilizia sociale

Sarà pubblicata a giorni la graduatoria definitiva dell’ultimo bando, il numero 7, per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, indetto dal Comune di Foggia a dicembre del 2021.

Lo si apprende dopo la riunione a Palazzo di Città con le organizzazioni sindacali degli inquilini.

La graduatoria provvisoria risale a luglio del 2022. Erano state presentate 740 domande, ma la successiva istruttoria aveva prodotto una strage: solo 348 istanze erano state ammesse.

La Commissione Provinciale di edilizia residenziale pubblica ha dovuto esaminare una valanga di ricorsi e ora ha completato le verifiche sulle opposizioni. La graduatoria è pronta, manca solo la determina dirigenziale di approvazione.

A confermarlo è Giovanni D’Elia del Sicet Cisl. L’ultimo dubbio è stato dissipato solo ieri. “Era pervenuta una domanda per la quale non si capiva bene perché non fosse stata inclusa nei ricorsi – spiega - Poi, da una verifica, è risultata giunta fuori termine. Quindi, la graduatoria uscirà a giorni, perché i ricorsi sono stati tutti quanti esaminati”.

L’attesa è finita in una città che ha fame di case popolari, attanagliata dall’emergenza abitativa. Sunia, Sicet, Uniat e Assocasa, mercoledì scorso, hanno incontrato la sindaca di Foggia Maria Aida Episcopo, l’assessore alla Polizia Locale Daniela Patano, il capo di Gabinetto Giuseppe Marchitelli e la segretaria generale Maria Giuseppina D’Ambrosio, dirigente ad interim dell’Ufficio Politiche Abitative.

Clima cordiale e spirito di massima collaborazione. Oltre a D’Elia, hanno partecipato Michela De Palma (Sunia), Pasqualino Festa (Uniat) e Gerardo De Feudis (Assocasa). Il giudizio dei sindacati, a margine della riunione, appare positivo.

“Le precedenti amministrazioni non ci avevano dato la possibilità di valutare attentamente tutte le situazioni inerenti l’eventualità che il Comune possa mettere sul mercato anche alloggi di edilizia contrattata, cioè quelli derivanti da accordi di programma e con le imprese private, perché fino a oggi la politica dell'abitare a Foggia non ha avuto grande attenzione”, afferma Giovanni D’Elia.  

Finora, fa notare, in cambio degli interventi in deroga al Prg la città non ha mai beneficiato di edilizia sociale. E questo è stato il primo punto. Hanno convenuto di programmare un tavolo per provare a “intercettare tutti i finanziamenti possibili per mettere sul mercato uno stock di abitazioni di edilizia sociale”, spiega il dirigente Sicet Cisl.

Proseguono, poi, gli sgomberi degli alloggi occupati abusivamente e altri immobili torneranno a breve nella disponibilità del Comune e di Arca Capitanata.

Nel corso della riunione si è parlato anche delle emergenze ormai endemiche: le abitazioni dichiarate inagibili, come la palazzina pericolante nella terza traversa di via San Severo, a rischio crollo, sono la priorità. Ci sarebbero anche altre famiglie dell’ex distretto militare ancora da sistemare. In cima alla lista ci sono, inoltre, i container del Campo degli Ulivi.  

Le organizzazioni sindacali degli inquilini, però, hanno cercato di risolvere anche l’annosa questione degli avvisi di pagamento inviati a dicembre dal Comune per somme “esorbitanti di affitto” agli assegnatari. “In effetti, stanno facendo un censimento per vedere chi abita negli alloggi di proprietà del Comune – spiega D’Elia -  E abbiamo chiesto di sospendere le attività e completare prima il censimento. Poi, a chi ne ha diritto, non si può chiedere il pagamento in un’unica rata. Non si può chiedere di pagare 3mila euro in un solo colpo”. 

È fiducioso rispetto all’interlocuzione avviata con l’Amministrazione, dopo quello che doveva essere soprattutto un primo incontro conoscitivo: “Abbiamo visto che ha intenzioni serie. Sono in attesa di nominare un nuovo dirigente preposto al servizio Politiche Abitative, dopodiché inizieremo il lavoro con questa conferenza comunale sull'abitare per vedere di intercettare le risorse”.

La questione abitativa, fa notare, “non riguarda solamente i cittadini a reddito basso, ma riguarda pure coloro che non possono accedere all’edilizia privata, però non possono neanche accedere all'edilizia sociale, perché hanno un reddito intermedio superiore ai 16mila euro”. Per loro immagina, per esempio, accordi di programma a carattere sociale.

“La partita è un po’ complicata - conclude D'Elia - Fino ad ora si è fatto poco per la povera gente. Pensiamo veramente che sia arrivato il momento, con questa Amministrazione, di una svolta”.

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