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Sabato, 27 Aprile 2024
Economia

Buco parcometri, il CdA di Ataf: "Abbiamo fatto il necessario per assicurare l'incasso degli importi"

Caso parcometri: parlano il vicepresidente del CdA di Ataf Paolo Mongiello e la consigliera Carmela Catalano

In riferimento alla questione Protect, ed in particolare in merito all’attività svolta dal Consiglio di Amministrazione nel periodo precedente alla nomina del presidente, Ing. Torraco - che sul caso ha rilasciato una dichiarazione a FoggiaToday - arrivano le precisazioni del vicepresidente Paolo Mongiello e della consigliera Carmela Catalano.

"La questione è stata affrontata in maniera risoluta sin dal mese di settembre 2017, ovvero sin da quando i ritardi nella consegna degli incassi hanno portato all’accumulo della debitoria, con un fitto scambio di corrispondenza e diffide.

Veniva, quindi, affidato ad ottobre l’incarico ad un legale di fiducia per inviare una diffida di pagamento per il recupero del credito. Dopo una prima messa in mora, alla quale seguiva risposta della Protect che imputava la responsabilità dei ritardi al complesso meccanismo di rendicontazione, gestione del contante e accreditamento da parte della Banca d’Italia di Bari, veniva dato mandato per la richiesta di una ingiunzione di pagamento.

Sono seguiti diversi incontri tra le parti nei quali la Protect, rappresentando le difficoltà nel rispettare i termini contrattuali, chiedeva una dilazione della debitoria e un aumento dei tempi previsti dal contratto (convenuti in 48/72 ore),  e presentava proposte di piano di rientro e modifica contrattuale che l’Ataf non riteneva accettabili in quanto prive delle dovute garanzie. Ancora oggi sono in corso contatti e trattative con il legale della Protect per la migliore definizione della questione.

Va precisato, inoltre, rispetto al paventato “buco” lasciato dalla Protect, che la stessa continua a corrispondere importi settimanalmente, oltre a rendicontare regolarmente i prelievi effettuati che vengono comprovati dalle ricevute emesse da ogni singolo parcometro. L’Ataf quindi è a conoscenza delle somme che sono state prelevate dalla Protect, oltre ad essere già in possesso di un titolo esecutivo definitivo che potrà azionare in caso di interruzione delle trattative.

L’Ataf, pertanto, ha effettuato tutto quanto necessario al fine di assicurare l’incasso degli importi, da un lato, e la continuità del servizio, dall’altro. Successivamente alla nomina del Presidente, è stato inoltre dato mandato ad un legale penalista per continuare ad agire a tutela dell’azienda e per risolvere la situazione.

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