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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Prima lo sgabello che cade, poi la corsa verso la cella: agente di polizia penitenziaria sventa suicidio in carcere

L’episodio è successo ieri pomeriggio. L’agente è riuscito a dare l’allarme e insieme ai colleghi ha liberato il detenuto dal cappio già intorno al collo

Suicidio sventato al carcere di Foggia, dove un detenuto ha cercato di togliersi la vita. Solo il pronto intervento del personale della polizia penitenziaria ha evitato il peggio.

L’episodio è successo ieri pomeriggio, ed è stato commentato dal segretario reginale della Unione sindacati di polizia penitenziaria, Vito Messina. "Nell’Istituto di Foggia come noto, sono allocati detenuti anche con problemi psichiatrici che mantengono uno spiccato indice di pericolosità e necessitano di un attentissimo controllo per motivi di sicurezza attiva da parte della polizia penitenziaria", spiega Messina.

"È presente comunque una sezione dove sono allocati anche i detenuti appartenenti al circuito media sicurezza ed è proprio in tale sezione che è avvenuto il fatto. L’uomo ha tentato il suicidio tramite impiccagione, atto sventato solo dal provvidenziale intervento dell’agente della sezione, che ha udito il rumore causato dalla caduta dello sgabello".

L’agente è riuscito a dare l’allarme e insieme ai colleghi ha liberato il detenuto dal cappio già intorno al collo. "Una tempestività inversamente proporzionale – ha concluso Messina – rispetto a quella dei vertici dell’Amministrazione che ancora non hanno assicurato gli interventi strutturali per rendere più agevole il lavoro degli agenti", conclude. Solo pochi giorni fa, un altro suicidio era stato registrato nella struttura detentiva di via delle Casermette.

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