Tensione al Cara: scontri tra migranti e polizia, lanciati sassi e lacrimogeni
E' successo dopo le 13. Durante le fasi più accese della protesta, culminate con il lancio di alcuni sassi contro la polizia, sono rimasti feriti, ma in modo lieve, un paio di agenti e altrettanti migranti
Attimi di panico, nel primo pomeriggio di oggi, al Centro per richiedenti asilo politico di Borgo Mezzanone, che per alcune ore è stato “occupato” da una cinquantina di migranti africani, ospiti della struttura. E’ successo tutto dopo le 13 di oggi, quando gli ospiti del Cara hanno attuato una insolita protesta: al cambio turno degli operatori della cooperativa che gestisce la struttura, gli stessi hanno allontanato in malo modo i dipendenti, impedendo al turno seguente di poter accedere nei locali del Cara.
Per riportare l’ordine nella struttura, è stato necessario l’intervento della polizia, giunta sul posto con una trentina di agenti. Al centro della protesta dei migranti, l'ennesimo rifiuto, da parte della prefettura, della concessione dei permessi di soggiorno; per lo stesso motivo, gli stessi sfilarono giorni fa, nelle strade di Foggia, fino a giungere dinanzi al Palazzo del Governo cittadino.
Durante le fasi più accese della protesta, culminate con il lancio di alcuni sassi contro la polizia, gli agenti hanno dovuto utilizzare anche alcuni lacrimogeni. Feriti, ma in modo lieve, un paio di agenti e altrettanti migranti. Fallito, quindi, in una manciata di ore il tentativo di “occupazione” della struttura: al momento, la situazione è tornata alla normalità e gli operatori della cooperativa hanno potuto rientrare nel Cara e riprendere le loro attività. Oltre i cancelli, gli agenti richiamati nella borgata continueranno a monitorare la situazione.