Appalti truccati al Policlinico Riuniti: nove persone rinviate a giudizio, coinvolte nel 'sistema' De Santis
Nell'inchiesta casi di concussione e corruzione correlati ad affidamenti diretti di lavori e forniture, nonché la “manipolazione” di quattro gare di appalto bandite dal Riuniti di Foggia
Nell'udienza di ieri 22 gennaio, il Gup ha disposto il rinvio a giudizio di nove persone coinvolte nell'inchiesta che un anno fa aveva svelato episodi di concussione e di corruzione correlati ad affidamenti diretti di lavori e forniture, nonché la “manipolazione” di quattro gare di appalto bandite dal Riuniti di Foggia.
Gli indagati andranno a processo. E' stata accolta, quindi, la richiesta formulata dalla Procura della Repubblica di Foggia. Stralciata la posizione del dirigente del Policlinico dauno Massimo De Santis, che aveva patteggiato la pena a tre anni e due mesi. Aveva già optato per il procedimento alternativo al rito ordinario, un consulente milanese finito nelle carte dell'inchiesta del Gip, condannato a otto mesi.
La prima delle quattro gare finita sotto la lente della Procura, riguarda l'affidamento del servizio di riqualificazione e attivazione delle otto sale operatorie all’interno del blocco operatorio per un impegno di spesa pari a 2.199.555,89 euro (gara bandita il 1° luglio 2019).
La seconda, invece, si riferisce all'affidamento del servizio di gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti elettrici (gara bandita il 23.07.2020) per un impegno di spesa pari a 4 milioni.
Le indagini si erano concentrate anche sull'affidamento diretto del servizio sulla viabilità interna e sugli accessi carrabili e pedonali (gara bandita il 18 luglio 2019), per un impegno di spesa pari a 42.362,46 euro. Nel mirino della Procura era finita anche la gara sul servizio di gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti gas medicinali e tecnici (gara bandita in data 15.05.2018) per un impegno di spesa pari a 1,6 milioni (continua a leggere).
Il pm Anna Landi aveva chiesto il rinvio a giudizio per sette imprenditori, due dipendenti del nosocomio, un notaio e un consulente, accusati, a vario titolo, di concussione, corruzione, turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, commessi a Foggia nel periodo 2018-2021.
Un anno fa, oltre al 'mamma santissima' De Santis, erano stati arrestati dalla Guardia di Finanza i baresi Nicola Stefanelli e Nicola Amoruso, Marco La Bianca di Acquaviva delle Fonti. A processo sono finiti anche un dirigente cerignolano dell'area tecnica dei Policlinico, un notaio di Foggia, quattro amministratori o legali rappresentanti di ditte finite nel 'sistema' del dirigente, tra cui un napoletano, due foggiani e un barese di Altamura.