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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Il calvario per raggiungere Foggia in treno, passeggero scende a Caserta: "Non ce la facevo più"

Il racconto di un passeggero di Foggia che ieri 27 giugno era a bordo del treno Frecciargento Roma Termini-Lecce

Non è riuscito a rimanere sul treno che lo avrebbe riportato dalla Capitale a Foggia, dopo un viaggio di andata e una giornata di lavoro. Per questo motivo, a un certo punto del tragitto, lungo il percorso ferroviario Roma Termini-Lecce, un passeggero di Foggia è sceso alla stazione di Caserta dal Frecciargento 8315, che nel frattempo portava un ritardo di oltre cinque ore e mezza.

A proprie spese ha prenotato una stanza d'albergo e ha noleggiato un'auto per rientrare in città il giorno seguente. Una spesa che sommata al carburante e al pagamento del pedaggio autostradale, è costata al passeggero una spesa di oltre trecento euro. "Non ce l'ho fatta a proseguire quel viaggio pericoloso e infinito. Ero esausto sia fisicamente e sia psicologicamente. Non potevo più restare in treno dopo una giornata del genere. Ero partito all Alba per lavoro e dovevo fare andata e ritorno in giornata per Roma" il commento rilasciato alla nostra testata.

Il treno, con partenza alle 15.05, come raccontato da un altro passeggero foggiano, si è fermato pochi minuti dopo lo spegnimento dell'aria condizionata. La temperatura all'interno delle carrozze è salita in maniera vertiginosa nel giro di pochi minuti, tant'è che alcuni individui - racconta - avrebbero cominciato ad accusare dei malori: "Eravamo fermi sotto il sole con una temperatura esterna superiore ai 30 gradi".

A bordo c'erano anche anziani, un passeggero di 98 anni, una donna incinta e persone cardiopatiche: "Abbiamo iniziato a chiedere al personale di bordo di aprire le porte per far entrare aria ma hanno risposto che non era possibile". 

Dopo circa un'ora, ai passeggeri è stato consentito di aprire le porte e scendere: "Dopo una sosta durata due, dall'altra parte dei binari è arrivato un altro treno. Siamo saliti su con l'ausilio dei vigili del fuoco e dei volontari della protezione civile". 

Il bar in quel momento era chiuso, hanno distribuito l'acqua della protezione civile: "Quando lo hanno riaperto, ma dolo dopo oltre due ore e mezza, era tutto a pagamento" Il viaggio ha subito altre soste e rallentamenti: "Verso le 21.40 siamo arrivati a Caserta e li sono sceso rifiutandomi di proseguire".

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