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Cronaca Manfredonia / borgo mezzanone

Ragazza bruciata viva in un campo: vittima dell'orrore aveva 23 anni

Si tratta di Victory Uwangue, nigeriana. La stessa era stata fotosegnalata nel giorno del suo ingresso in Italia, il 6 luglio a Reggio Calabria. La donna era ospite del ghetto di fortuna che corre attorno al Cara di Mezzanone

Identificata la donna trovata priva di vita, lo scorso sabato mattina, in un vigneto in località Borgo Mezzanone, a pochi chilometri da Foggia. Le risultanze della banca dati Afisil sistema automatico per il riconoscimento delle impronte digitali, hanno permesso di dare un nome al cadavere di donna trovato seminudo e semicarbonizzato in un terreno a circa 300 metri dall'uscita secondaria del Cara, il Centro Accoglienza Richiedenti Asilo della borgata.

La vittima è Victory Uwangue, nigeriana di 23 anni. La stessa era stata fotosegnalata nel giorno del suo ingresso in Italia, il 6 luglio di quest'anno a Reggio Calabria. Dalle prime informazioni raccolte, la donna era ospite del ghetto di fortuna (la cosiddetta 'pista') che corre attorno al Cara di Mezzanone. 

L'autopsia, invece, non ha riscontrato segni di violenza sul cadavere della ragazza, pertanto la stessa potrebbe essere stata stordita con un colpo alla testa (che però non avrebbe lasciato segni) e poi arsa viva. Tra le motivazioni alla base di un così brutale omicidio, un tentativo di violenza sessuale (pantaloni e scarpe della donna sono stati ritrovati lungo la strada) o il tentativo di ribellione della stessa a chi la voleva introdurre nel mercato della prostituzione.

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