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Cronaca

Pestato a morte da due fratelli: "punizione" choc all'ex Onpi, condannati a 20 anni i Russo

Giuseppe Dell'Accio, 52 anni, fu pestato a sangue all'ex Onpi e morì in ospedale alcuni giorni dopo in ospedale. I fratelli Massimiliano e Federico Russo sono stati condannati a 20 anni

Omicidio Dell’Accio a Foggia, condannati a 20 anni di reclusione i fratelli Federico e Massimiliano Russo. E’ quanto stabilito, lo scorso 21 aprile, dalla Corte di Assise di Foggia (presidente Mario Talani), all’esito del processo di primo grado incardinato dinanzi alla Corte per la morte di Giuseppe Dell'Accio, 52enne foggiano, che nel 2015 fu vittima di un violento pestaggio in Corso del Mezzogiorno (nei pressi del palazzone Ex Onpi) per motivi riconducibili a gelosia.

I due rispondono di omicidio preterintenzionale. L’uomo, vittima di un violento pestaggio, morì dopo alcuni giorni in ospedale.

Nel procedimento, erano indagati anche otto, tra medici e sanitari, che - per l’accusa - non si sarebbero accorti di gravi lesioni interne, che coinvolsero anche organi vitali, come la milza. L’accusa mossa nei loro confronti - omicidio colposo - è però caduta dinanzi ai giudici, che ne hanno, invece, disposto l’assoluzione con formula piena “perché il fatto non costituisce reato”.

I Russo sono stati condannati anche al pagamento delle spese processuali e interdetti in perpetuo dai pubblici uffici; nei loro confronti, come si evince dal dispositivo di condanna, è stata disposta la misura di sicurezza personale non detentiva della libertà vigilata per la durata di tre anni.

Accordata, inoltre, una provvisionale esecutiva in favore dell’unica parte civile costituitasi nel procedimento (ovvero la sorella della vittima, rappresentata dall’avvocato Franceosco Paolo Ferragonio) da liquidarsi in 50.000 euro. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro il termine di 90 giorni.

Secondo quanto accertato dagli inquirenti della squadra mobile di Foggia, Giuseppe Dell’Accio fu “punito” per aver coperto la relazione intrattenuta da un amico con una parente dei Russo.

Per la vicenda i due erano indagati a piede libero; nel febbraio del 2022, Federico Russo, fu arrestato per l’attentato dinamitardo del 9 gennaio 2022 ai danni del pub ‘Poseidon’, in vico Ciancarella, a Foggia. Tentata estorsione e detenzione illegale di esplosivo l’accusa mossa dagli inquirenti di squadra mobile e Dda di Bari.

Per il fatto, a gennaio di quest’anno, lo stesso è stato condannato in primo grado a 6 anni e mezzo di reclusione.

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