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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Manfredonia

Omicidio Giuseppe Ciociola: giudizio immediato per il 45enne accusato del delitto

E’ quanto deciso dalla gip del Tribunale di Foggia, Roberta Di Maria, accogliendo la richiesta avanzata dalla Procura di Foggia, nella persona del pm Matteo Stella. Rendina, difeso dall’avvocato Francesco Paolo Ferragonio, comparirà il prossimo 29 settembre, dinanzi alla Corte d’Assise di Foggia (presidente Mario Talani)

Giudizio immediato per Giuseppe Rendina, 45enne di Trinitapoli, già in carcere per il duplice omicidio di Gerardo e Pasquale Davide Cirillo, e ora ritenuto responsabile anche della morte di Giuseppe Ciociola, l'agricoltore 59enne di Manfredonia, ucciso nel marzo 2022, in un casolare di campagna in località Alma Dannata, in agro di Zapponeta.

E’ quanto deciso dalla gip del Tribunale di Foggia, Roberta Di Maria, accogliendo la richiesta avanzata dalla Procura di Foggia, nella persona del pm Matteo Stella. Rendina, difeso dall’avvocato Francesco Paolo Ferragonio, comparirà il prossimo 29 settembre, dinanzi alla Corte d’Assise di Foggia (presidente Mario Talani). “I miei assistiti esprimono massima soddisfazione per la decisione del gip che, accogliendo la richiesta della procura di Foggia, ha disposto il giudizio immediato stante l'evidenza delle prove raccolte dagli inquirenti”, spiega l’avvocato Francesco Le Noci, che rappresenta i familiari della vittima. “All’udienza del 29 settembre - anticipa - vi sarà la costituzione di parte civile sia dei figli che della sorella di Giuseppe Ciociola”.

Avvocato Francesco Le Noci-2

In sede di interrogatorio di garanzia, il 45enne si era avvalso della facoltà di non rispondere, dichiarandosi però innocente. Rendina, lo ricordiamo, è stato arrestato da guardia di finanza e carabinieri, su ordinanza di custodia cautelare in carcere. Le indagini degli inquirenti si sono concentrate sul luogo del delitto, ovvero il terreno con annesso casolare tra i comuni di Manfredonia e Zapponeta, dove i carabinieri di Manfredonia erano intervenuti a seguito del ritrovamento del corpo senza vita del bracciante agricolo.

Secondo gli investigatori, l'assassino avrebbe esploso un colpo di pistola alla nuca della vittima, che in quel momento era appoggiata sul banco di lavoro. Prima di andar via avrebbe coperto il corpo di Ciociola con un telo. Il movente del fatto di sangue sarebbe riconducibile a questioni economiche: nel 2021 l'agricoltore sarebbe risultato beneficiario di contributi pubblici destinati alle aziende in difficoltà a seguito della pandemia Covid-19, nonché di ulteriori somme derivanti da agevolazioni fiscali, per un totale di circa 500mila euro.

Rendina, ritenuto presunto assassino, avrebbe ricevuto dalla vittima un prestito pari a circa 60mila euro da impiegare in un'attività di ristorazione. Tuttavia, a seguito delle pressanti richieste di restituzione della somma prestata - nell'impossibilità di farvi fronte - avrebbe deciso di sbarazzarsi del suo finanziatore. Rendina, lo ricordiamo, è già attualmente detenuto, in attesa di giudizio, in esecuzione di una misura cautelare emessa in altro procedimento, vale a dire il duplice omicidio di Gerardo e Pasquale Davide Cirillo, padre e figlio di Cerignola, giustiziati con un colpo alla nuca e chiusi in sacchi di plastica.

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