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Cronaca Zapponeta

Ucciso con un colpo di pistola alla nuca: l'assassino si è sbarazzato di Ciociola per non restituirgli 60mila euro

Arrestato il presunto autore dell'omicidio dell'agricoltore 59enne di Manfredonia Giuseppe Ciociola, ucciso il 22 marzo 2022 in agro di Zapponeta

Giuseppe Rendina, il 45enne di Trinitapoli in carcere per il duplice omicidio di Gerardo e Pasquale Davide Cirillo, è ritenuto anche l'assassino di Giuseppe Ciociola, l'agricoltore 59enne di Manfredonia ucciso nel marzo 2022 in un casolare di campagna in località Alma Dannata, in agro di Zapponeta.

Insieme ai militari del Gico del Nucleo Pef della Guardia di Finanza di Bari, i Carabinieri della compagnia di Manfredonia hanno dato esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare in carcere dell'indagato, nei confronti del quale sono stati acquisiti gravi indizi di colpevolezza, tali da legittimare l'emissione della misura cautelare della custodia in carcere a suo carico emessa dal Gip del Tribunale di Foggia su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Ucciso con un colpo alla nuca

Finalizzate all'individuazione dell'autore del grave gesto criminale e volte alla ricostruzione della dinamica dei fatti, le indagini degli inquirenti si sono concentrate sul luogo del delitto, ovvero il terreno con annesso casolare tra i comuni di Manfredonia e Zapponeta, dove i militari dell'arma del 112 di Manfredonia, erano intervenuti a seguito del ritrovamento del corpo senza vita del bracciante agricolo.

Secondo i primissimi accertamenti svolti, l'assassino avrebbe esploso un colpo di pistola alla nuca della vittima, che in quel momento era appoggiata sul banco di lavoro. Prima di andar via avrebbe coperto il corpo di Ciociola con un telo.

A circa un anno dall'accaduto, i militari dell’Arma e della Guardia di Finanza diretti dalla Procura della Repubblica di Foggia, sono riusciti ad identificare il presunto autore materiale dell'azione delittuosa che aveva scosso un'intera comunità per la relativa crudeltà, e a ricostruire le fasi dell'accaduto. Finanche ad individuare il probabile movente, di natura economica.

Il movente dell'omicidio

In particolare, i minuziosi riscontri investigativi delegati al Gico della Guardia di Finanza, avrebbero fatto emergere che nel 2021 l'agricoltore sarebbe risultato beneficiario di contributi pubblici destinati alle aziende in difficoltà a seguito della pandemia Covid-19, nonché di ulteriori somme derivanti da agevolazioni fiscali, per un totale di circa 500mila euro.

Rendina, il presunto assassino, avrebbe ricevuto dalla vittima un prestito pari a circa 60mila euro da impiegare in un'attività di ristorazione. Tuttavia, a seguito delle pressanti richieste di restituzione della somma prestata - nell'impossibilità di farvi fronte - avrebbe deciso di sbarazzarsi del suo finanziatore.

Il duplice omicidio di padre e figlio

Sulla base del grave quadro indiziario acquisito nel corso delle indagini - accogliendo la richiesta del Pubblico Ministero - il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Foggia ha emesso un provvedimento restrittivo della libertà personale a carico dell'indagato che è stato eseguito presso la casa circondariale del capoluogo dauno, dove l'uomo è già attualmente detenuto, in attesa di giudizio, in esecuzione di una misura cautelare emessa in altro procedimento, vale a dire il duplice omicidio di Gerardo e Pasquale Davide Cirillo, padre e figlio di Cerignola, giustiziati con un colpo alla nuca e chiusi in sacchi di plastica.

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