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Lunedì, 29 Aprile 2024
CARABINIERI MORTI / Manfredonia

Il feretro di Francesco è tornato a casa: silenzio e lacrime per il giovane carabiniere morto in un incidente stradale

La comunità di Manfredonia si è stretta intorno alla famiglia del maresciallo. La camera ardente è stata allestita a Palazzo Celestini. Il 9 aprile, in concomitanza dei funerali, proclamato il lutto cittadino

È arrivato a Manfredonia questa sera, dopo le 20, il feretro del maresciallo Francesco Pastore, 25 anni, in servizio presso la Stazione Carabinieri di Campagna, morto in un terribile incidente stradale nel Salernitano insieme al collega Francesco Ferraro, 27enne di Montesano Salentino.

Il carro funebre, da piazza Marconi ha attraversato corso Manfredi in mezzo a due ali di folla fino ad arrivare a Palazzo Celestini, dov’è stata allestita la camera ardente. Al passaggio un silenzio rotto solo dal dolore straziante dei parenti e segni della croce.

L’intera città si è stretta intorno alla famiglia. Uno scrosciante applauso ha accompagnato l’ingresso della bara avvolta dal tricolore.

La tragica morte dei due carabinieri nel violento impatto con un Suv sulla strada tra Campagna ed Eboli ha sconvolto l’Italia intera. Un altro collega è rimasto ferito, come altri tre occupanti dei mezzi coinvolti.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato il suo messaggio di cordoglio al comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Teo Luzi, appresa con "profonda tristezza" la notizia. "In questa dolorosa circostanza - ha scritto - desidero esprimere a lei, Signor Comandante Generale, e all’Arma dei Carabinieri la mia solidale vicinanza. La prego di far pervenire ai familiari le espressioni della mia commossa partecipazione al loro cordoglio e al Carabiniere rimasto ferito gli auguri di pronta guarigione”.

Ha espresso “profondo cordoglio per la tragica scomparsa” dei due carabinieri anche la premier Giorgia Meloni: “Le nostre più sentite condoglianze alle famiglie, ai colleghi e la nostra vicinanza alle persone rimaste ferite”.

Il maresciallo Francesco Pastore e l'appuntato Francesco Ferraro “sono caduti sul lavoro e in servizio”, a sottolinearlo è il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. “Erano cittadini italiani e militari, morti sul posto di lavoro. Erano pugliesi come tanti appartenenti alle forze dell’ordine e alle forze armate che tutti i giorni e tutte le notti vigilano sulla nostra sicurezza. Loro sono tra i più autentici simboli dell’unità nazionale. Esprimo alle loro famiglie il più sentito cordoglio a nome della Regione tutta”.

Ha espresso sentimenti di vicinanza e affetto del Consiglio regionale alle famiglie e alle comunità di Manfredonia e Montesano la presidente Loredana Capone: "Una giornata triste oggi per la Puglia che perde due suoi ragazzi. Un grande dolore per la vita spezzata di due giovani ragazzi che lavoravano per la sicurezza del nostro Paese".

Dal deputato di Manfredonia Giandiego Gatta condoglianze alle famiglie dei giovanissimi carabinieri “scomparsi in un tragico incidente mentre espletavano il loro prezioso servizio di controllo del territorio" e vivo cordoglio anche all'Arma dei Carabinieri, "tragicamente privata di due servitori dello Stato”.

L’arcivescovo, Franco Moscone, non ha fatto mancare il suo messaggio: “Addolorato per il grave lutto che ha colpito sia le famiglie dei giovani deceduti che l’Arma dei Carabinieri, partecipo la vicinanza mia e dell’intera Arcidiocesi alle famiglie nel dolore e all’Arma dei Carabinieri, veramente ‘Benemerita’, per quel suo prezioso servizio prestato a difesa dello Stato e dei cittadini. Assicuro la mia preghiera di suffragio per i giovani estinti, entrambi di nome Francesco, e quella di tutta la Chiesa che è in Manfredonia-Vieste-S.Giovanni Rotondo”.

Il commissario straordinario che gestisce il Comune di Manfredonia, Rachele Grandolfo, ha espresso a nome della città e suo personale il più profondo cordoglio: “In questo doloroso momento, un pensiero di vicinanza va anche all’Arma dei Carabinieri, per il prezioso servizio che quotidianamente assicura a difesa dei cittadini e delle istituzioni del nostro Paese. Per il giorno 9 aprile, in concomitanza con la celebrazione dei funerali del giovane carabiniere manfredoniano, sarà proclamato il lutto cittadino, in segno di vicinanza e di partecipazione al dolore della famiglia per la tragica scomparsa del proprio caro”.

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