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Cronaca

Ghetto di Rignano Scalo, Anolf e Cisl: “Persone abbandonate al limite della sopravvivenza”

Appello al Governatore Vendola: “ ‘Ghetto’ tra San Severo e Rignano una vergogna per la terra di Puglia. Mancano anche i bagni chimici e le cisterne di acqua potabile”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

ghetto di rignano-2Ripristinare le più basilari condizioni di vita per le centinaia di immigrati che risiedono in questo periodo nel cosiddetto Ghetto, una vergogna per la nostra terra Puglia”.  E’ l’accorato appello al Governatore della Puglia, Nichi Vendola, e al Sindaco di San Severo, Gianfranco Savino, che viene rivolto dall’Anolf (Associazione Nazionale Oltre Le Frontiere) e dalla Cisl di Capitanata, a seguito della visita all’accampamento di immigrati ubicato nelle campagne tra San Severo e Rignano Garganico, effettuata il 26 gennaio 2012.

Abbiamo constatato – denunciano Diego De Mita, presidente provinciale dell’Anolf, e Emilio Di Conza, segretario generale della Cisl di Foggia - l’estremo degrado ed il disagio al limite della sopravvivenza, nei quali vivono queste persone, quasi esclusivamente provenienti dai paesi africani.

E’ una vergogna per il territorio di Capitanata e per l’intera Puglia – affermano De Mita e Di Conza - che vi siano luoghi abbandonati totalmente dalle Istituzioni, come quelli ubicati tra San Severo e Rignano Garganico, dove sembra di essere fuori dal tempo, con baracche diroccate, in ognuna delle quali vivono decine di uomini in maniera disumana”.

Nel corso dell’iniziativa, nella quale sono state consegnate 150 coperte, raccolte attraverso la solidarietà degli iscritti al sindacato, i responsabili territoriali di Anolf e Cisl hanno quindi potuto accertare personalmente che, rispetto alla scorsa estate, “la situazione è considerevolmente peggiorata, essendo venuti a mancare sia i bagni chimici che le cisterne di acqua potabile, che erano a disposizione degli ospiti dell’accampamento.

Ciò comporta  – evidenziano Anolf e Cisl - un preoccupante aumento dei rischi igienico-sanitari e di epidemie per gli occupanti, già fortemente provati dalle rigide temperature invernali”. Pertanto, anche in previsione dell’incremento delle presenze che avverrà con l’approssimarsi dell’estate, Anolf e Cisl auspicano da parte della Regione Puglia e del Comune di San Severo, nel cui territorio è ubicato il “Ghetto”, unitamente a tutte le autorità interessate, “un pronto intervento a salvaguardia di queste persone ed al fine di cancellare quella che oggi è una situazione vergognosa ed inaccettabile che non fa onore ad una terra come quella pugliese, che deve – sottolineano De Mita e Di Conza - rimanere sempre un luogo di accoglienza e di solidarietà tra i popoli”.

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