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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Mattinata

'Gentile Impianti srl', il Consiglio di Stato chiude il caso: "Interdittiva aggiornata dal Prefetto con effetto liberatorio"

Si chiude "l'odissea giudiziaria" della ditta di Mattinata destinataria di una interdittiva antimafia nel giugno del 2020, annullata in seguito al ricorso presentato al Tar Puglia

Dopo l’annullamento dell’interdittiva antimafia da parte del Tar Puglia, arriva anche il parere favorevole del Consiglio di Stato a carico della ‘Gentile impianti’, società di Mattinata che si occupa di installazione, manutenzione e riparazione di impianti elettrici e che svolge attività di impresa principalmente attraverso commesse pubbliche. In seguito all’interdittiva – disposta dal Prefetto di Foggia con provvedimento del 9 giugno 2020 – la società aveva subito la revoca della concessione quarantennale di un impianto sportivo ubicato nel centro abitato di Mattinata, denominato Play Center, nonché di due contratti di subappalto riguardante la pubblica illuminazione del Comune garganico.

Con sentenza del 18 dicembre 2020, il Tar Puglia di Bari, sezione II, ha accolto il ricorso proposto dalla azienda, difesa dall’avv. Alberto Ciuffreda e, per l’effetto, ha annullato l’interdittiva disposta dal Prefetto di Foggia. A seguito di tale pronuncia il Ministero dell’Interno, difeso dall’Avvocatura dello Stato, ha formulato appello al Consiglio di Stato che con la recente sentenza del 6 giugno 2023 ha ritenuto “cessato l’interesse ad agire della parte appellata (Gentile Impianti s.r.l.), in quanto gli effetti dell’interdittiva di cui all’art. 94 sono stati sospesi dall’ammissione al controllo giudiziario (ai sensi dell’art. 34 comma 7) e il provvedimento di riesame, avente carattere di documentazione antimafia liberatoria, ai sensi degli articoli 84 e 91 del Decreto Legislativo n. 159/2011, ha spiegato efficacia dal giorno successivo al termine del controllo giudiziario, fissato per il 26 novembre 2022, consentendo da quella stessa data l'iscrizione dell'impresa nella white list provinciale. Deve quindi concludersi che l’obbligo di revoca della concessione o di recesso dai contratti non sia più attuale nei suoi effetti, in quanto superato dalla sopravvenienza, in una successione senza soluzione di continuità, dei menzionati provvedimenti sospensivi e abilitanti (sul tema della rilevanza del controllo giudiziario nella fase esecutiva del contratto si vedano Cons. Stato, sez. V, nn. 4619/2021 e 2247/2022)”.

"Difatti l’Ecc.mo Prefetto di Foggia con provvedimento n. 81993 del 21.11.2022 ha aggiornato l’informazione interdittiva antimafia con esito liberatorio", spiega l'avvocato Ciuffreda.

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