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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Volevano uccidere imprenditore: Francavilla e altri 5 condannati per l'agguato sventato al casello A14

E' quanto deciso nel pomeriggio di ieri dal Tribunale di Foggia. Le pene oscillano da 12 a 7 anni di reclusione; assolto per insufficienza di prove, invece, il sesto imputato

Condannato a 12 anni di reclusione, con rito abbreviato, il 45enne Emiliano Francavilla, esponente della batteria 'Sinesi-Francavilla', accusato insieme ad altre cinque persone del tentato omicidio pluriaggravato e in concorso dell’imprenditore foggiano Antonio Fratianni, delitto sventato nel giugno 2022, dagli uomini della squadra mobile, all’uscita del casello autostradale Foggia-Zona Industriale.

E’ quanto deciso nel pomeriggio di ieri, all’esito di una lunga camera di consiglio, dal Tribunale di Foggia – II Sezione Penale (presidente Giannone, a latere Cesarano e Benigno). I soggetti coinvolti rispondono, a vario titolo, dei reati tentato omicidio, porto e detenzione illegale di armi, tentata estorsione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina, tutti aggravati dal metodo e dalla finalità mafiose.

Insieme a Francavilla, sono stati condannati, ciascuno per la propria parte, Giuseppe Sonnino (pena 10 anni e 8 mesi di reclusione), Giovanni Consalvo (8 anni e 8 mesi di reclusione), Antonio Lanza (8 anni e 8 mesi) e Mario Lanza (7 anni di reclusione); assolto per insufficienza di prove, invece, il sesto imputato Michele Ragno. Tutte le pene sono ridotte di un terzo, in forza della scelta del rito abbreviato. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro il termine di 90 giorni.

Così la mafia voleva far fuori l'imprenditore: "Ci togliamo il pensiero"

L'agguato, secondo l'accusa, è la risposta al tentato duplice omicidio avvenuto a Nettuno, qualche mese prima, in danno di Antonello Francavilla, fratello di Emiliano, e del figlio coinvolto accidentalmente, nonchè la 'punizione' per  la mancata restituzione di una cospicua somma di denaro del clan che l'imprenditore doveva reinvestire. Fratianni, parte civile in questo procedimento, è a sua volta imputato e in attesa di giudizio per l'agguato di Nettuno con l'accusa di duplice tentato omicidio aggravato.

LA VICENDA | Gli agenti della squadra mobile di Foggia, insieme ai colleghi di Bari e del Servizio Centrale Operativo, d’intesa con l’Autorità Giudiziaria, sono intervenuti scongiurando che il gruppo, già armato e posizionato, facesse fuoco ai danni della vittima.

Il tempestivo intervento ha consentito di bloccare nelle immediatezze dei fatti due componenti del commando, che si erano appostati presso un casale abbandonato a ridosso dell’uscita autostradale Foggia Zona Industriale, con il compito di monitorare l’uscita della vittima dal casello e dare il via libera al crimine con utenze dedicate ‘punto-punto’.

Contemporaneamente altri poliziotti hanno notato una Fiat 500 rossa procedere a forte velocità, l’auto che il commando avrebbe utilizzato di lì a poco per compiere l’agguato. Il tentativo di fuga è terminato dopo parecchi chilometri. All’interno c’erano una bottiglia di benzina e dei bengala che dall’attività tecnica in corso è emerso che sarebbero serviti per incendiare l’autovettura dopo l’omicidio e cancellare ogni tipo di prova.

Le indagini hanno permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti di due degli autori del tentato omicidio, tra cui l’esponente della batteria 'Sinesi-Francavilla', in ordine ad una tentata estorsione aggravata dal metodo e dalla finalità mafiosa, commessa nei confronti di un locale spacciatore, al fine di imporre la fornitura della sostanza stupefacente del tipo cocaina dal canale del consorzio criminale. 

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