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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Dubbi sui concorsi, la Provincia di Foggia si difende: "I metodi utilizzati sono conformi alla legislazione"

Per rispondere alle polemiche, l'ente riferisce i chiarimenti dell'agenzia SeleTek che ha supportato Palazzo Dogana nella progettazione dei test e ribadisce "la piena legittimità, linearità ed imparzialità del proprio operato amministrativo"

La Provincia di Foggia, "a tutela propria e di tutte le professionalità a vario titolo interessate nella procedura", ribadisce "la piena legittimità, linearità ed imparzialità del proprio operato amministrativo" in riferimento allo svolgimento dei concorsi pubblici per la copertura di tre posti da istruttore amministrativo (categoria C) e due posti da istruttore direttivo amministrativo (categoria D), al centro delle polemiche dopo la pioggia di segnalazioni da parte dei candidati di presunte irregolarità. L'ente si dichiara pronto a risponderne nelle competenti sedi giurisdizionali amministrative.

A riprova di quanto afferma, fa sapere che la società SeleTek, agenzia per il lavoro iscritta all’albo delle Agenzie Anpal, incaricata di supportare l’ente per la progettazione dei test in base alle materie stabilite dai bandi, venuta a conoscenza del dibattito sui social-media, ha comunicato che tutti i metodi utilizzati "sono conformi a quanto previsto dalla legislazione in materia di concorsi pubblici". Il concorso, comunica la stessa società, ha riguardato in totale un numero di partecipanti attesi di 1.974 unità.

"La correzione degli elaborati, la lettura delle schede anagrafiche e il relativo abbinamento sono state effettuate mediante l’ausilio di strumenti informatici e digitali, alla presenza dei candidati, producendo le graduatorie in brevissimo tempo e comunque al termine di ogni concorso". SeleTek fa sapere di aver gestito con le stesse modalità, negli ultimi mesi, la prova selettiva Sanitaservice dell'Asl di Bari (7.653 candidati), tutte le procedure concorsuali dell'Asl di Foggia e del Comune di San Severo, otto procedure per l'Università di Palermo e nove per quella dell'Aquila, e ancora, un concorso per il Comune di Caltanissetta con 9mila candidati, e altre procedure per le università di Parma, del Salento, il Comune di Pescara, Acquedotto Pugliese e ministero della Salute.

I candidati ai concorsi banditi dalla Provincia di Foggia hanno lamentato come le prove non si siano svolte in modalità informatica. "Scontata la impraticabilità economica e logistica, in tempi di Covid, di soluzioni diverse da quella adottata, per l’alto numero di partecipanti e per le 8 sessioni di esame - scrivono da Palazzo Dogana - le esaustive precisazioni della società sono, peraltro, in linea con la migliore dottrina". A tal proposito, viene citato un chiarimento pubblicato sulla rivista di aggiornamento e formazione professionale in materia di pubblico impiego Personale News del 4 maggio 2021, in cui si spiega che lo svolgimento di un test cartaceo con correzione a lettura ottica può soddisfare l'obbligo di utilizzo di strumenti informatici e digitali durate le prove scritte. "La correzione a lettura ottica consente infatti la snellezza, l’obiettività e l’imparzialità nell’attribuzione del punteggio, garantendo comunque la pubblicità, l'identificazione dei partecipanti, la sicurezza delle comunicazioni e la loro tracciabilità, nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali come previsto dalla legge", si legge nello stralcio riportato.

Solo in sede d'esame, i candidati hanno scoperto che avrebbero dovuto rispondere correttamente a tre su quattro quesiti di inglese e informatica, pena la mancata correzione degli altri quesiti a risposta multipla. 

"Quanto alla conoscenza degli strumenti informatici e della lingua inglese e alla sua valenza autonoma, sulla piena legittimità della determinazione assunta sul punto da parte di questa Pubblica Amministrazione si rinvia a quanto conformemente statuito dal Consiglio di Stato con la recente sentenza n. 03975/2020 - rispondono da Palazzo Dogana - Con riguardo alle prove sostenute, inoltre, ogni candidato ha ricevuto una password per l’accesso agli atti on line, per conoscere punteggi e idoneità/inidoneità riportati". 

La Provincia di Foggia, a quanto pare, non esclude querele e "si riserva ogni opportuna iniziativa giudiziaria, a tutela dell’Ente stesso e delle personalità tutte interessate, rispetto a qualsivoglia comportamento posto in essere, idoneo a lederne il prestigio e/o a condizionare il rituale svolgimento delle procedure concorsuali tuttora in corso".

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