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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Cagnano Varano

Cianobatteri in mare, gli ultimi dati di Arpa: livello sotto soglia di allerta tranne in prossimità delle foci Capoiale e Varano

La notizia durante il tavolo convocato questa mattina in Prefettura. Tutti i dati aggiornati

Occhi puntati sul lago di Varano questa mattina in Prefettura. Sul tavolo le azioni da mettere in campo per salvaguardare specchio d’acqua, cittadini ed economia. La Regione Puglia con un documento ufficiale ha riconosciuto i lavori di dragaggio per stralci.

Durante l'incontro - come fa sapere il Comune di Ischitella - Arpa ha anticipato che il livello di cianotossine nelle acque del litorale è tornato sotto soglia di allerta, quindi a breve, appena verranno ufficializzati i nuovi risultati delle analisi, verrà revocato il divieto di balneazione sui due attuali tratti di Foce Varano (fascia di rispetto primo e secondo molo).

Inoltre il centro amministrato da Alessandro Nobiletti ha fatto sapere che presenterà "un progetto potenziato per il dragaggio che consentirà di dragare tutto il canale e trasportare i depositi al largo del mare senza impattare su aree di crescita dei mitili" e che  "la Regione, nelle figure del presidente Emiliano e del vice presidente Piemontese, con nota congiunta del 18/07/23 n.593, si è impegnata ufficialmente a sostenere le spese dei lavori".

Il Prefetto, invece, ha  richiesto agli organi preposti un maggiore controllo su eventuali scarichi illegali nella laguna e di adottare misure di contrasto a tali fenomeni e ha rimarcato la volontà di aggiornare il tavolo tecnico periodicamente per valutare gli aggiornamenti sullo stato di salute delle lagune.

Riuniti allo stesso tavolo, in rappresentanza della Regione Puglia, il vice presidente Raffaele Piemontese, e rappresentanti dell'assessorato all'agricoltura, dell'assessorato all’ambiente  e di quello al demanio e patrimonio costiero.

Presenti anche i sindaci dei comuni lagunari che questa mattina sembrerebbero aver ritrovato la sintonia dopo la rottura di qualche giorno fa a causa dei differenti modi e toni con cui è stata affrontata la questione a partire da un certo punto.

Con loro anche Provincia di Foggia, Comando Carabinieri Forestali reparto PNG, Capitaneria di Porto di Manfredonia, CNR – IRBIM Lesina, Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, AQP, ASL, ARPA e l’Ente Parco Nazionale del Gargano, che proprio attraverso le nostre colonne aveva lamentato “il mancato riscontro delle funzioni regionali competenti ma anche della Provincia di Foggia” alla proposta di protocollo d’intesa attraverso cui realizzare alcuni primi interventi.

Tutto il tratto di costa marina tra Torre Cala Rossa, a sinistra della Foce Capoiale, e la Foce del Canale Romondato, tra Lido del Sole e Rodi Garganico, è perfettamente balneabile. Solo in prossimità delle foci Capoiale e Varano, nel punto in cui lago di Varano e mare comunicano, è stato rilevato un livello di cianobatteri tale da suggerire prudenza: si tratta di organismi che in passato erano indicati con il termine “alghe azzurre” e non hanno alcun legame con i batteri fecali propriamente detti.

È questo l’esito delle rilevazioni straordinarie che l’Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell’Ambiente ha effettuato, su richiesta della Regione Puglia, fino a tutta la giornata di ieri, giovedì 20 luglio, e di cui si è discusso questa mattina nel corso della riunione convocata dal Prefetto di Foggia, su richiesta del sindaco di Ischitella che ha segnalato alcune gravi criticità connesse all’assenza di riossigenazione delle acque del lago.

Arpa Puglia, infine, oltre al consueto monitoraggio delle aree, ha assicurato che metterà in atto un ulteriore potenziamento delle attività di rilievo, per garantire maggiore e più celere informazione a tutela della salute pubblica a bagnanti e locali.

A seguito della fioritura di cianobatteri rilevata nel Lago di Varano, e alla luce di osservazioni dirette, nonché di segnalazioni sulla loro presenza anche nelle antistanti acque marine, a partire dal 14/07/2023 sono stati predisposti da Arpa Puglia campionamenti sul tratto di costa marina tra Torre Cala Rossa (a sinistra della Foce Capoiale) e la Foce di Canale Romondato (tra Lido del Sole e Rodi Garganico), integrativi a quanto già previsto dal programma di monitoraggio della balneazione ai sensi del D.Lgs. 116/2008 e s.m.i.

Gli ultimi risultati disponibili, relativi alle analisi di laboratorio per i campionamenti effettuati nella giornata del 20/07/2023, hanno evidenziato la presenza di cianobatteri in mare con una densità superiore a 20.000.000 cell/L, valore soglia previsto per la 'Fase di Allerta' dalle Linee Guida «Ciano-batteri: linee guida per la gestione delle fioriture di ciano-batteri nelle acque di balneazione» (Rapporti Istisan 14/20), soltanto nelle zone in prossimità delle foci Capoiale e Varano (di comunicazione tra il lago e il mare); oltre alla 'Fase di allerta', con il superamento del valore di 100.000.000 cell/L si passa alla 'Fase di Emergenza' per la quale le stesse Linee Guida prevedono tra le misure di gestione (comunicazione, informazione alla cittadinanza, ecc.) anche l’eventuale ordinanza di divieto temporaneo alla balneazione, emessa dal sindaco territorialmente competente. Invece, i risultati per il restante tratto di costa sono stati tutti inferiori a 20.000.000 cell/L, rientranti così nella cosiddetta 'Fase di Routine' di cui alle citate Linee Guida, la quale non richiede alcuna misura di gestione del rischio. Si vuole altresì ribadire che i cianobatteri, in passato tecnicamente indicati con il termine “alghe azzurre”, non sono direttamente legati alla contaminazione microbiologica di cui ai batteri fecali propriamente detti (es. Escherichia coli ed Enterococchi intestinali per il D.Lgs. 116/2008); purtuttavia si comprende come la denominazione simile dei due differenti gruppi possa portare alla confusione etimologica nei non esperti della materia. Inoltre, nel caso particolare di quanto evidenziato lungo il litorale marino prospicente il lago di Varano, si può verosimilmente ipotizzare il trascinamento in mare della fioritura di cianobatteri riscontrata nelle acque della stessa laguna, che attraverso le foci si è portata in mare (così come d'altronde confermato dai risultati analitici sino ad ora ottenuti). "È utile rimarcare che Arpa Puglia sta seguendo con attenzione il fenomeno, come già detto attraverso l’intensificazione delle attività di monitoraggio, sia nella laguna che in mare".

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