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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Rodi Garganico

D'Anelli distratto, l'ordinanza riporta Rodi e non Lido del Sole: solo 72 ore dopo prova a metterci una pezza

La diretta Facebook del sindaco di Rodi Garganico Carmine D'Anelli. La comunicazione 72 ore dopo l'accaduto. Gli attacchi a professionisti e giornalisti. L'ordinanza che non menziona Lido del Sole.

Le polemiche successive all'ordinanza sul divieto di balneazione di Lido del Sole, a mio avviso hanno un solo responsabile: il sindaco di Rodi Garganico. 

Il tentativo di Carmine D'Anelli di attribuire colpe non nostre in una diretta Facebook dai contorni peraltro bizzarri, si è trasformato in una difesa debole. Ha conquistato il favore di molti suoi concittadini, ma ha omesso di informare la sua gente che nell'ordinanza del 17 luglio mai viene menzionata Lido del Sole. 

E' tornato a mostrarsi sui social, che per sua stessa ammissione aveva abbandonato dopo la Pandemia. “Non lo sto facendo con voglia e con la serenità che mi contraddistingue” ha evidenziato in premessa. “Lo sto facendo per sgomberare il campo da equivoci e situazioni paradossali”. Eppure, il sindaco avrebbe potuto dirimere il misunderstanding in un battibaleno. Sarebbe bastato anticipare la diretta social di 72 ore.

Tuttavia, il lato positivo è che il primo cittadino ha finalmente fornito delle spiegazioni agli abitanti e ai vacanzieri della sua cittadina. Infatti, fino a giovedì 19 luglio, sapevano soltanto dell'ordinanza di un divieto di balneazione, dove però non era stato riportato a chiare lettere che il tratto di mare interdetto corrispondesse effettivamente alla frazione balneare di Rodi Garganico. Trascuratezza che probabilmente ha generato più di un malinteso.

Per fugare ogni dubbio, questo dettaglio lo avevamo riportato in un nostro articolo. Ciò nonostante, nei confronti della nostra testata e del sottoscritto si è abbattuta una pioggia di reazioni scomposte da parte di alcuni lettori. Non sono mancati gli epiteti rivolti da Carmine D'Anelli al sottoscritto, quando al telefono, con metodi poco ortodossimi aveva anticipato l’intenzione di querelarci.

Trovo davvero strano che il sindaco non abbia minimamente pensato di avere anch'egli delle responsabilità. Vien da chiedersi perché, così come puntualmente faceva ai tempi del Covid, questa volta non abbia ritenuto opportuno fare la stessa cosa: dare cioè informazioni più dettagliate ed esaustive ai suoi concittadini.

Oltretutto, avrebbe dovuto farlo alla luce dell’equivoco generato dal testo dell’ordinanza. Sarebbe bastato un suo intervento - una diretta facebook, un post o un comunicato - per evitare clamori e fraintendimenti di sorta. Anche una precisazione agli organi di stampa. Ovviamente, non è stato fatto nulla di tutto ciò prima di ieri. 

Dicevamo, il quattro volte sindaco di Rodi ha provato a fare chiarezza sulla questione dei cianobatteri, spiegando i motivi che lo hanno spinto a firmare l’ordinanza. L'alert è scattato dopo la chiamata del sindaco di Ischitella sulla questione del Lago di Varano. “Sono stato informato che da parte di Ischitella c’era stata una ordinanza di non balneazione o comunque di interdizione per problemi di anossia”.

“Chiaramente la situazione delle temperature che sono proibitive, questo mare stracalmo, senza alcun ordine di vento e quant’altro, ha creato – come lo ha creato qualche anno fa - questa situazione di avere alla foce della zona di Foce Varano, quindi dalla parte di Lido del Sole, delle colorazioni un po’ particolari. Immediatamente è stata incaricata l’Arpa regionale, che ha provveduto a fare dei prelievi, nel giro di 24 ore il dipartimento Asl ci ha comunicato che vicino Lido del Sole, in una zona molto ristretta, c’era questa situazione di questo mare che si è colorato in una maniera un po’, diciamo, più scura, dove quest’alga che va in putrefazione con una temperatura di 26-27°, chiaramente colora in maniera anomala, abnorme, pigmenta l’acqua del mare con un colore quasi marrone alcune volte, altre volte sul giallo paglierino”.

Su indicazione della Asl  e per motivi precauzionali, in qualità di sindaco nonché responsabile sanitario sul territorio, ha ordinato il divieto di balneazione in un tratto molto ristretto di 50-60 metri, a destra di Foce Varano. "in maniera del tutto precauzionale".

"Diciamola tutta, questa è un’alga che nel momento in cui va in putrefazione, chiaramente ha un processo chimico...nel momento in cui prolifera e quindi supera un certo numero di….all’interno delle analisi, chiaramente potrebbe creare qualche difficoltà. Detto questo, ho fatto un’ordinanza temporanea e stiamo monitorando le acque con l’Arpa regionale, in questo caso con il laboratorio di Foggia, stiamo facendo le analisi dell’acqua ogni due giorni per verificare se la situazione migliora, se dovesse peggiorare, vi posso assicurare che al momento la situazione è statica. La situazione è sotto controllo, la stiamo monitorando, con l’Arpa Puglia, con l’Asl…”.

D’Anelli avrebbe voluto informare i cittadini. Lo ammette. Con tutto ciò ha ritenuto che non fosse il caso e che la situazione non fosse pesante: “Questo non è avvenuto perché non ce n’è stato di bisogno” dice espressamente. Dissentiamo, perché se le preoccupazioni della gente hanno sollecitato il primo cittadino a fare chiarezza sul punto, avrebbe fatto meglio a comunicare i fatti seduta stante, specificando che il divieto di balneazione non riguardasse Rodi Garganico, come invece è stato riportato nell’ordinanza del 17 luglio, ma la vicina Lido del Sole.

E’ incoraggiante la conferma che si possa fare il bagno a Rodi Garganico (mai sostenuto il contrario): “Vi posso garantire che potete andare a fare il bagno in maniera serena, le zone che sono state interdette, è una zona limitatissima, incrociamo le dita perché parlando con alcuni esperti, mi hanno detto che la situazione dovrebbe migliorare, forse anche a momenti”.

Durante la diretta, Carmine D’Anelli si è concesso un momento di gloria quando ha sventolato le querele appena presentate. E, come se non bastasse, ha poi provato ad ergersi ad esperto di meduse, attribuendosi capacità di altri, derubricati invece a “persone che sono alla ricerca di visibilità, che godono di stare in prima linea, in prima persona sui giornali o eventualmente su qualche blanda telecamera”.

Ha definito il nostro, o forse abbiamo frainteso, un giornale che “pubblica delle notizie totalmente...che non hanno alcun fondamento", perché, ha sottolineato, "dire che probabilmente la situazione ritornerà alla normalità forse a settembre, domanderei, ma hanno parlato con degli esperti, stanno facendo le analisi, hanno parlato con l’Arpa Puglia, hanno parlato con l’Asl, si sono interfacciati con degli esperti, probabilmente parlano tra di loro o hanno delle notizie, non so chi gliele dà. E su queste notizie noi ci confronteremo nelle opportune sedi della Procura di Foggia. Non è una minaccia".

Comunque, la figura screditata dal sindaco, per chi non lo avesse capito, è una biologa marina, apprezzata ricercatrice del Cnr. Una professionista esemplare, il cui lavoro è riconosciuto oltre i confini della nostra regione. Che bene fa, quando viene interpellata dalle testate giornalistiche, a fornire un quadro dettagliato dello stato di salute dei nostri mari e laghi. La prossima volta, farebbe bene anche il sindaco di Rodi Garganico ad essere altrettanto puntuale. 

Accusare chicchessia – giornalisti compresi – nel tentativo di difendere la propria città e smarcarsi dalle proprie responsabilità, è un esercizio pericoloso che può comportare il rischio di esporre professionisti affermati al pubblico ludibrio. Esistono modi e modi, e quelli di D'Anelli, come ho già evidenziato, non sono stati tali.

Tornando alla diretta Facebook, il sindaco ha proseguito nella sua narrazione: “Poi a un certo punto non ci sta bisogno che dovevo fare il video o mi metto a fare i comunicati stampa. Io non faccio il giornalista. Faccio il sindaco”. Per quanto ci riguarda, avrebbe potuto, e forse dovuto, comunicare anzitempo e con dovizia di particolari, la stato delle cose. Per le prossime volte, ci è sembrato di capire che ci fornirà gli aggiornamenti più celermente: “Se ci saranno dei problemi vi avviseremo”.

Prima di spegnere la telecamere, Carmine D'Anelli si è lasciato andare ad un finale tutt'altro che edificante: “A chi boicotta la nostra terra o a chi scrive soltanto sciocchezze, non gli rispondete nemmeno. Fate come Dante Alighieri, non vi curate di loro ma passate e non li guardate in faccia”.

Sempre a scanso di equivoci, viva Rodi Garganico Bandiera Blu e le sue fantastiche spiagge.

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